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Miami espugna NY e Wade stende Melo! Vittorie esterne per Spurs e Warriors, comoda vittoria per i TrailBlazers

Il ritorno di Pop in panchina al fianco di Messina (sircharlesincharge.com)
Il ritorno di Pop in panchina al fianco di Messina (sircharlesincharge.com)

SAN ANTONIO SPURS @ BOSTON CELTICS 111 – 89: il ritorno di coach Popovich in panchina non poteva coincidere con una sconfitta. Infatti, non senza fatica, gli Spurs portano a casa il settimo referto rosa consecutivo (12esimo stagionale), vincendo su un campo ostico e difficile come il TD Garden dei Celtics. La partita non inizia bene per i nero-argento che giocano un primo tempo decisamente sottotono e con i suoi Big non ancora dentro la partita. Mentre i Celtics cercano di aumentare i ritmi e di mettere in difficoltà una difesa come quella di San Antonio, Danny Green cerca di restare a contatto con i padroni di casa. Soprattutto le palle perse di Parker contribuiscono al 45-49 Boston di metà partita. Terzo e quarto quarto sono solo Spurs: 66 punti segnati, 40 concessi. Un Parker completamente diverso, un apporto dalla panchina ottimale, Danny Green che continua a segnare e le solite giocate sia di Boris sia di TP9  e Tim Duncan. Cala la difesa di Boston e i ritmi diventano alla San Antonio Spurs per controllare e gestire fino alla fine il vantaggio accumulato. Il colpo di grazia arriva da Baynes, costretto a tirare e a segnare la sua prima tripla in carriera! 111-89 il finale con un secondo tempo dominato dalla squadra ospite. Per gli Spurs nessuno oltre quota 20 ma ben 5 giocatori in doppia cifra. Per Boston, invece, un Rondo da appena 2 punti e un solito Green da 16. 5 i punti in 7’ per il nostro Marco Belinelli.

SAN ANTONIO SPURS (12-4): Leonard 12, Duncan 14, Diaw 15, Green 18, Parker 9, Ginobili 7, Baynes 13, Belinelli 5, Bonner 6, Joseph 8, Anderson, Ayres 2, Daye 2.

BOSTON CELTICS (4-10): Green 16, Sullinger 9, Zeller 7 + 10 RT, Bradley 11, Rondo 2 + 10 ASS, Turner 12, Bass 10, Olynyk 3, Thornton 10, Powell 6, Young 2, Pressey 1.

 

Iggy above the rim! (fresnobee.com)
Iggy above the rim! (fresnobee.com)

GOLDEN STATE WARRIORS @ DETROIT PISTONS 104 – 93: durano sicuramente meno dei Boston Celtics I Detroit Pistons chiamati a fronteggiare una delle squadre più in salute dell’intera NBA. Al Palace of Auburn Hills arrivano i Golden State Warriors di Curry e di coach Kerr, reduci da 8W consecutive. Il problema principale per i giallo-blu si chiama Brandon Jennings, cliente difficile anche per un difensore rapido come il 30 Warriors. Nel primo quarto già la giocata della partita, con Brandon Jenning che con una finta disorienta Iguodala e poi lasica andar via un grande assist per Josh Smith. Dopo quella giocata, però, il resto dei Pistons scompare e salgono in cattedra i cecchini della Baia: Klay Thompson, Draymond Green e come sempre Stephen Curry allungano sul +10! Le risposte nel secondo tempo di Detroit sono affidate soprattutto a Jennings e a un positivo Caldwell-Pope ma, dall’altra parte, è decisamente la serata di Draymond Green che realizza il suo massimo in carriera di tiri da 3 mandati a bersaglio (5). Sono tutte sue le giocate importanti per allontanare i timidi tentativi dei Pistons. Ottima resta la prova di Klay Thompson che con i suoi movimenti senza palla scardina una difesa di casa davvero inguardabile. Ottime le risposte che arrivano dalla panchina con un fatturato di ben 38 punti divisi per 4 giocatori. Arriva così la nona vittoria consecutiva e il secondo miglior record della Lega.

GOLDEN STATE WARRIORS (14-2): Barnes 9, Green 20, Bogut 6, Thompson 15, Curry 16 + 10 ASS, Iguodala 7, Barbosa 8, Speights 11 + 12 RT, Livingston 12.

DETROIT PISTONS (3-14): Singler 9, Smith 14 + 12 RT, Drummond 2, Caldwell-Pope 23, Jennings 22, Monroe 13 + 10 RT, Butler, Martin 5, Augustin 5, Jerebko.

 

MIAMI HEAT @ NEW YORK KNICKS 86 – 79: di raro interesse è la partita del Madison Square Garden di NYC, tra i Miami Heat del rientrante Wade (7 partite fuori per i soliti problemi alle ginocchia) e i Knicks del rientrante Carmelo Anthony (out 2 partite). Le dichiarazioni sui Bulls di Melo non sono state gradite dai tifosi della Grande Mela e Anthony deve convincerli che NY è stata la scelta giusta. L’inizio non è favorevole, con gli Heat che volano subito sul + 13 a metà secondo quarto, prima di un siparietto esilarante mai visto prima tra il numero 7 dei Knickerbockers e l’arbitro Ken Mauer che, ovviamente, porterà al tecnico per la star locale. Miami, intanto, continua ad approfittare di una difesa rivedibile e con Bosh punisce dall’arco dei 3 punti. Dopo quasi 2 quarti e mezzo, i Knicks sono a quota 48 punti e allora Melo decide di attaccare come solo lui sa fare.

D-Wade & CB1 (allucanheat.com)
D-Wade & CB1 (allucanheat.com)

Un parziale importante infiamma il pubblico di casa che vede la propria squadra sotto di appena 2 lunghezze dopo il coast-to-coast di Hardaway jr. La risposta per coach Spo si chiama D-Wade che fa letteralmente impazzire la difesa nel quarto periodo. Heat di nuovo a +10 ma altra rimonta di New York che con Melo e Stoudemire raggiunge il -2 a 1:20 dalla fine. Ma il killer della partita è Chris Bosh, con una tripla tanto fortunosa quanto decisiva per l’86-79 finale. Quarta sconfitta consecutiva per i Knicks.

MIAMI HEAT (9-7): Deng 10 + 10 RT, Williams 5, Bosh 20 + 9 RT, Cole 3, Wade 27, McRoberts 7, Chalmers 3, Haslem 4, Napier, Ennis 7.

NEW YORK KNICKS (4-14): Acy 3, Anthony 31, Dalambert 2 + 10 RT, Calderon 9 + 10 RT, Shumpert 6, Stoudemire 19 + 12 RT, Smith, Smith, Prigion, Larkin 5, Hardaway 2, Wear 2.

 

MINNESOTA TIMBERWOLVES @ PORTLAND TRAIL BLAZERS 93 – 107: TrailBlazers e T’Wolves giocano una partita nettamente dalla doppia faccia, con i primi quasi sempre in grado di gestire la partita, mentre i secondi nel ruolo di Dottor Jekyll & Mr. Hyde, con un attacco ben al di sopra della norma e una difesa da far rabbrividire. A giovare del secondo aspetto è soprattutto LaMarcus Aldridge che trova il pitturato praticamente sempre vuoto! Saranno 26 i punti alla fine per il centro di Portland. Mo Williams e uno strepitoso Muhammad (28 punti, career high) cercano di restare a contatto con i TrailBlazers ma la questione diventa complessa se in difesa si lasciano tiri aperti ai cecchini di coach Stotts.  All’intervallo i padroni di casa sono avanti 40-48. Il distacco non si ridurrà mai sotto la soglia della doppia cifra e il miglior modo per chiudere una partita per i TrailBlazers lo conosciamo più che bene: tripla a bersaglio di Wes Matthews e tripla a bersaglio con tanto di fallo per Damian Lillard! Comoda vittoria numero 13 per la RipCity che si conferma terza forza ad Ovest.

MINNESOTA TIMBERWOLVES (4-11): Wiggins 7, Young 14, Dieng 11, Brewer 8, Williams 21 + 11 ASS, Muhammad 28, Budinger 2, Bennett 2, LaVine, Hummel.

PORTLAND TRAIL BLAZERS (13-4): Batum 10, Aldridge 26 + 15 RT, Lopez 4, Matthews 23, Lillard 17, Blake 4, Kaman 8, Crabbe 9, Freeland 6.

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone