MEM@GSW, le ultimissime prima di Gara-2
Questa notte alla Oracle Arena andrà in scena il secondo atto della serie tra i Golden State Warriors ed i Memphis Grizzlies. Dopo la netta vittoria in Gara-1 dei ragazzi allenati da Steve Kerr ci si aspetta la reazione degli ospiti. La partita giocata domenica ha infatti visto i Grizzlies faticare moltissimo ad adattarsi al ritmo imposto dai padroni di casa e per questo, stanotte, servirà una prestazione totalmente diversa se si vorrà tornare in Tennessee sull’1-1.
GOLDEN STATE WARRIORS – Dopo l’esaltante stagione regolare e il 4-0 rifilato al primo turno ai New Orleans Pelicans, i californiani hanno dimostrato anche in Gara-1 di essere davvero la squadra da battere. Ciò che ha impressionato è stata la semplicità con cui i ragazzi allenati da Kerr hanno condotto sempre la gara, dall’inizio alla fine. I gialloblu non hanno mai dato l’impressione di soffrire il gioco meno frenetico degli avversari e soprattutto hanno dato l’impressione di non spingere al massimo. Anche il simbolo di questa squadra, il fresco MVP Steph Curry, ha dato l’impressione di non voler strafare e, anzi, di aspettare che la gara “arrivasse” a lui. Al momento sembra quindi quasi impossibile trovare un punto debole in questa squadra, in cui tutto gira alla meraviglia e dove un difensore sopraffino come Draymond Green è diventato anche un punto di forza dell’attacco.
MEMPHIS GRIZZLIES – Liquidati più facilmente del previsto i Portland Trail Blazers, i Grizzlies sono apparsi in difficoltà in Gara-1. La squadra allenata da Joerger ha faticato moltissimo a limitare il gioco in ampiezza dei Warriors. Naturalmente la stessa conformazione della squadra, con due eccezionali lunghi abituati a giocare vicino al canestro, non ha aiutato e non aiuterà. Randolph ha infatti sofferto molto Green. Se poi a ciò sommiamo l’assenza di Mike Conley è venuta fuori una partita senza molta storia. Questa notte, il playmaker dovrebbe tornare e ciò aggiungerà molto alla serie. Con il nativo di Indianapolis, Memphis acquisirà infatti molta più imprevedibilità in attacco. Inoltre, la sua eventuale presenza già da stasera costringerà Steph Curry a dover lavorare maggiormente in difesa e ciò, naturalmente, potrebbe limitarlo in attacco.