McGrady: "Premiare Curry MVP all'unanimità mostra l'indebolimento della NBA"
L’ultimo prodotto dell’esaltante parabola ascendente di Stephen Curry, come ben sappiamo, è stato il secondo premio di MVP della Lega, riconosciutogli nella serata di ieri all’unanimità, circostanza mai verificatasi prima. A fronte di una miriade di complimenti, però, l’operato di Curry è stato sminuito, più di una volta, in particolare da glorie più o meno vecchie della NBA. Basti pensare alle continue frecciate di Barkley, oppure alle parole di Oscar Robertson, il quale affermò che Steph giochi così bene perché i coach dell’attuale NBA non sanno cosa significhi difendere. A questi si è aggiunto Tracy McGrady. In un intervento nella trasmissione di ESPN, The Jump, T-Mac si è soffermato in particolare sul voto all’unanimità che ha premiato il #30 dei Warriors.
“Questo voto dimostra quanto si sia indebolita la NBA negli ultimi anni” – sottolinea McGrady – “Pensate solo a quando giocavano Jordan o Shaq. Voglio dire, quei ragazzi competevano davvero contro dei giocatori al top. Più superstar, penso, in più squadre di quante ce ne siano oggi. Comunque Curry se lo merita, perché ha vissuto una stagione fantastica, battendo molti record. Sta riscrivendo il libro dei record“.