Mavericks, l'ex GM Donnie Nelson cita in giudizio Mark Cuban e la franchigia
Potrebbero esserci guai in vista per i Dallas Mavericks. L’ex GM dei texani, Donnie Nelson, nelle giornata di ieri ha citato in giudizio la franchigia e il suo proprietario Mark Cuban, che sarebbe reo di averlo licenziato per coprire le molestie sessuali perpetrate da Jason Lutin, membro del front office, nei confronti del nipote ventenne dello stesso Nelson.
I fatti denunciati risalirebbero all’ All-Star Weekend di Chicago del 2020, quando Lutin, durante un incontro con il nipote di Nelson che era in cerca di un impiego presso la franchigia, lo avrebbe invitato nella propria camera d’albergo e lo avrebbe aggredito, salvo poi offrirgli del denaro perchè tutto ciò non venisse rivelato. Nelson avrebbe appreso di tale episodio solo mesi dopo durante le trattative con la dirigenza per il suo rinnovo da 66 milioni di dollari in 10 anni, e in seguito a tale scoperta i suoi rapporti con Cuban, che non aveva intenzione di licenziare il suo collaboratore, sarebbero deteriorati al punto che il proprietario dei Mavericks gli avrebbe offerto secondo quanto riportato dall’ex GM addirittura 52 milioni di dollari pur di convincerlo a non denunciare Lutin.
Cuban, in una mail spedita a ESPN, ha seccamente respinto tutte le accuse rivolte dal suo ex dirigente: “Tutto ciò che è stato detto è una completa bugia” – attacca il proprietario dei Mavs – “Abbiamo svolto indagini interne sui nostri membri e l’unico che è risultato non essere all’altezza degli standard da noi richiesti è stato Donnie Nelson, che si è rifiutato di collaborare a tali indagini e che per questo motivo è stato licenziato”.
Anche Lutin ha voluto difendersi dalle accuse sempre affidando la sua risposta a ESPN: “Non ho parole per commentare ciò che Nelson sta facendo nei miei confronti. Come il front office della franchigia ha già dichiarato si tratta di una completa bugia, e ho un sacco di prove per dimostrare che nulla di ciò è mai accaduto”.
Donnie Nelson, figlio del leggendario coach Don, ha fatto parte dei Mavericks per ben 24 stagioni ricoprendo anche i ruoli di assistente GM e assistente allenatore prima di diventare lui stesso GM e scrivere pagine di storia della franchigia componendo il roster vincitore del titolo nel 2011 e selezionando al draft del 2018 l’attuale stella della squadra, lo sloveno Luka Doncic. I Mavs lo licenziarono lo scorso giugno.