Mavericks, Dinwiddie: "Ciò che è stato detto su di me dopo lo scambio mi ha ferito"
Con dieci successi nelle ultime dodici uscite in cui compaiono anche successi contro corazzate come Warriors e Heat, i Dallas Mavericks sono una delle squadre più in forma del momento in NBA e occupano attualmente il quinto posto della Western Confernce a pari merito con gli Utah Jazz.
Fra i protagonisti di questa cavalcata figura anche Spencer Dinwiddie: l’esterno prodotto di Colorado University è arrivato in Texas all’ultimo giorno di mercato nello scambio con i Washington Wizards che ha visto coinvolti anche Kristaps Porzingis e Davis Bertans, e rivestendo il ruolo di sesto uomo nelle rotazioni di coach Kidd ha registrato medie finora di 22 punti e 6 assist in sette partite disputate.
L’ex giocatore fra le altre di Pistons e Nets aveva deluso nella prima parte di stagione durante la sua esperienza a Washington, con cui la scorsa estate aveva firmato un importante contratto che gli frutterà 54 milioni di dollari in tre stagioni. In particolare, diversi media avevano riportato come Dinwiddie non fosse in buoni rapporti con i suoi compagni di squadra nella Capitale.
Accuse che il nr. 26 dei Mavs ha prontamente smentito dopo l’eccellente prova di questa notte contro i Kings coronata da 36 punti e 7 assist: “Le storie che sono circolate sul mio conto dopo la trade mi hanno ferito molto. Non ho mai detto nulla di male riguardo la squadra e la città di Washington, sono stato molto grato alla loro dirigenza per il contratto che mi hanno offerto la scorsa estate dopo aver saltato gran parte della stagione per infortunio”. Dinwiddie aveva riportato una frattura parziale del legamento crociato nel dicembre 2020, saltando praticamente tutto l’ultimo anno del suo contratto con i Brooklyn Nets.
“Mi è dispiaciuto lasciare i Wizards così” – prosegue il giocatore – “Nelle prime partite con loro ho mostrato le mie capacità segnando molto, poi mi hanno chiesto di giocare più da regista passando la palla per aiutare Kuzma e Caldwell-Pope a segnare di più e l’ho fatto, però poi mi hanno scambiato lo stesso. Ma ribadisco, non ho niente da dire contro la dirigenza e la squadra, hanno fatto le loro decisioni”.
Dinwiddie conclude parlando dell’ ottimo momento della squadra: “Ognuno qui conosce le sue forze e le sue debolezze, fa ciò che sa fare e non fa ciò in cui non è capace, tutti hanno chiaro il loro ruolo in mente. Credo che questa sia la nostra arma migliore, e lo sarà anche durante i play-off. Mi chiedono di essere aggressivo e di attaccare il ferro, e continuerò a farlo per aiutare la squadra a vincere”.