Mavericks, Cuban su Doncic: "Dopo le critiche è diventato inarrestabile"
Dopo un All-Star Game da 8 punti e 3 assist in 25 minuti, Luka Doncic attende di rituffarsi nell’ultima parte di regular season 2021-22. I suoi Dallas Mavericks, al momento, occupano la 5° posizione nella Western Conference, con 35-24 come record, un vantaggio di 4 partite sulla zona Play-In e 1.5 partite di ritardo dagli Utah Jazz quarti. Dopo una prima fase di stagione complicata, e come prestazioni e (soprattutto) per condizione fisica, lo sloveno ha letteralmente preso per mano la squadra e, nelle ultime 10 partite, non c’è stato nessuno nella Lega come lui.
Doncic, praticamente da quando non ha ricevuto mezzo voto per risultare come starter nella kermesse di Cleveland, viaggia a 35.4 punti, 10.3 rimbalzi e 9.8 assist di media (7-3 il record di Dallas), tirando con il 48.8% dal campo e il 43.3% da oltre l’arco (meno bene ai liberi, 68.0%). Secondo il proprietario della franchigia texana, Mark Cuban, a fornire da sprono per la sua stella sono state proprio le critiche ricevute nella prima metà di stagione: “Tutte quelle critiche sul suo gioco, sulla sua condizione fisica, sul suo valore tecnico, penso l’abbiano umiliato“, ha spiegato in un’apparizione in pubblico.
“Ci possono stare gli appunti sul livello della sua condizione o sulle sue prestazioni, l’ha ammesso anche Luka; mettere in discussione il suo livello tecnico, però, è totalmente fuori logica” – ha continuato Cuban – “Tutto ciò, comunque, lo ha aiutato a capire quanto sia importante, a questi livelli, tenere sempre alta la volontà di migliorarsi. Quelle critiche hanno risvegliato il vero Luka Doncic, orgoglioso e superiore agli avversari. Da allora è diventato inarrestabile“.
“Lui vuole assolutamente essere il migliore in assoluto e ha tutto per poter dominare la Lega, in futuro” – ha concluso Cuban – “Per farlo, però, deve controllare alcuni dettagli fondamentali come il lavoro scrupoloso, la tenuta atletica e l’ossessione per il perfezionismo. Il sedersi sugli allori, al contrario, non servirebbe a nulla se non a gettare al vento uno dei talenti migliori di sempre“.