MARCH MADNESS - Sweet 16: North Carolina e Virginia vincono senza problemi, Syracuse e Notre Dame di misura
Anche la seconda giornata di queste Sweet 16 non riserva grandi sorprese, ma le emozioni non sono sicuramente mancate!
EAST REGIONAL
Grande prova di forza di North Carolina, che contro un agguerritissima Indiana riesce a sfondare la tripla cifra di punti e a volare alle finali regionali. I Tar Heels riescono ad ottenere un buon vantaggio già nel primo tempo, ma a causa dei ritmi elevati imposti dagli avversari, sono costretti a dare tutto fino alla fine, raggiungendo anche i 22 punti di vantaggio a meno di 5 minuti dal termine, per chiuderla poi sul punteggio di 101-86.
La vittoria di UNC è scaturita dai meccanismi di squadra ben oliati, dove la precisione al tiro si è attestata sul 51.6% e ben 20 dei 32 tiri sono stati assistiti; l’efficacia difensiva è stata altrettanto determinante, con 7 rubate e 5 stoppate di squadra, fondamentali in cui, invece, gli Hoosiers non hanno eccelso, andando spesso fuori giri e commettendo 27 falli.
Mattatore di North Carolina è stato Marcus Paige, che con una prova balistica notevole – 6/9 dalla lunga distanza -, è stato il miglior marcatore dei suoi con 21 punti, sufficienti per superare Michael Jordan nella classifica marcatori di tutti i tempi del college di Chapel Hill. Non è mancato l’apporto del solito Brice Johnson, che ha contribuito alla causa con 20 punti e 10 rimbalzi. Per Indiana, ultima partita al college di Yogi Ferrell, che ha continuato sui livelli del torneo realizzando 25 punti.
Ad attendere North Carolina ci sarà Notre Dame che, dopo un finale rocambolesco, supera 61-56 Wisconsin ed accede alle Elite 8.
Partono meglio i Badgers, tanto da arrivare avanti anche di 9 punti a 5 minuti dal termine del primo tempo; questo vantaggio viene mantenuto fino al 26esimo, quando la luce di Wisconsin si spegne e i Fighting Irish rientrano sul 34-34 a 10 minuti dal termine. Da qui inizia un testa a testa, fatto di sorpassi e controsorpassi, fino al 56-55 in favore dei Badgers a 19 secondi dalla fine, con palla in mano proprio per Wisconsin: qui salgono in cattedra Demetrius Jackson e la difesa di Notre Dame. Dopo la rimessa, infatti, Nigel Hayes viene pressato, fin quando non perde il controllo del pallone ed un prontissimo Jackson glielo scippa e realizza in layup per il 56-57. Nell’azione successiva l’eroe di settimana scorsa Bronson Koenig cerca 2 punti velocissimi in layup, ma la difesa si chiude a riccio e rispedisce al mittente il tentativo, recuperando il pallone. I Badgers decidono, allora, di mandare Notre Dame in lunetta e di giocarsi tutto sull’ultimo tiro: Beachem non fallisce i tiri liberi, 56-59 Fighting Irish a 6 secondi dalla fine. Ci riprova allora Koenig, che per cercare di prendersi il miglior tiro possibile dalla lunga distanza, si fionda verso la metà campo avversaria senza preoccuparsi della presenza di Jackson sul cerchio di centrocampo: quando se ne accorge, il giocatore avversario gli ha già tolto il pallone dalle mani e subìto fallo. Liberi realizzati e sirena, per il 56-61 finale in favore di Notre Dame.
In casa Fighting Irish prestazione determinante di Demetrius Jackson, che pur realizzando solo 6 dei 18 tiri tentati, ha il merito di recuperare i 2 palloni decisivi e trascinare i suoi alla vittoria, con 16 punti al termine del match; importante anche Beachem, autore di 19 punti con 7/11 dal campo. Dall’altro lato, invece, prestazione pessima di Koenig, che oltre alle palle perse decisive, tira con 3/12 dal campo, per un totale di 8 punti; buona partita, invece, di Ethan Happ, che ci prova con la doppia-doppia da 14 punti e 12 carambole.
MIDWEST REGIONAL
Nel Mid-West, vittoria senza troppe difficoltà per Virginia, che con un primo tempo aggressivo, si crea il vantaggio necessario per poter gestire negli ultimi 20 minuti e chiudere 84-71 la pratica Iowa State.
In una partita dalle alte percentuali – 56.1% per i Cavaliers, 51.9% per i Cyclones -, il grande merito di Virginia è stato di far girare il pallone alla perfezione, con ben 26 tiri sui 32 realizzati scaturiti da un passaggio vincente, e di essere più solida sotto le plance avversarie, con 6 rimbalzi offensivi contro 1 solo di Iowa State.
Il compito di riportare i Cavaliers alle Elite 8 dopo 21 anni spetta ad Anthony Gill, che con 23 punti e 8 rimbalzi è il migliore dei suoi in entrambe le statistiche; ottima prova anche di Mike Tobey, autore di 18 punti e 7 rimbalzi partendo dalla panchina. Sulla sponda Cyclones, ultima partita di Georges Niang al college caratterizzata da un losing effort da 30 punti, 8 rimbalzi e 4 assist.
Prossima avversaria di Virginia sarà Syracuse, che pur tirando con pessime percentuali, approfitta dei numerosi viaggi in lunetta per vincere in volata contro Gonzaga per 63-60.
Match molto combattuto, nel quale più volte i Bulldogs cercano la fuga, con il vantaggio 21-10 dopo 10 minuti di gioco e di nuovo il 57-48 a 6:25 dalla fine, ma nel momento decisivo qualcosa va storto e gli Orange rientrano, sino ad andare in vantaggio 61-60 a 11.2 secondi dalla fine, con palla in mano agli Zags. Dopo un giro palla disturbato dai continui raddoppi di Syracuse, la palla arriva a centro-area a Jenkins, che sembra essersi smarcato alla perfezione; è un’illusione, però, e complice la fretta, non esita a rilasciare il pallone, non accorgendosi del sopraggiungere di Tyler Lydon, che lo stoppa e subisce il fallo, realizzando i liberi del 63-60 finale.
Top scorer di ‘Cuse è Michael Gbinije, che pur tirando con 8/23 dal campo, realizza 20, decisivi, punti per la vittoria; da tenere in considerazione anche l’apporto di Tyler Lydon, che è stato la vera ancora della difesa degli Orange con 6 stoppate, compresa quella decisiva per la vittoria. In casa Bulldogs attivi solo Kyle Wiltjer, con 23 punti, 5 rimbalzi, 4 assist e 2 stoppate, ed il principino del Baltico Domantas Sabonis, che chiude la stagione con 19 punti, 17 rimbalzi e 5 stoppate.
Il torneo NCAA, però, non si ferma, e prosegue stanotte con la prima giornata delle Elite 8, che propone Oklahoma-Oregon e Villanova-Kansas.