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L'overtime premia Rockets e Kings. Dominio Hawks a Brooklyn, Cavs vittoriosi a Toronto

ATLANTA HAWKS @ BROOKLYN NETS 98-75 – Con un secondo quarto da 36-13 di parziale gli Atlanta Hawks espugnano il Barclays Center di Brooklyn, sbarazzandosi facilmente dei Nets. L’inizio è piuttosto freddino, con entrambe le squadre che collezionano percentuali da brivido al tiro in un primo quarto da 16-18. La musica cambia decisamente nel secondo periodo, soprattutto per gli Hawks: 12/17 al tiro di squadra e il 21-4 che, di fatto, decide la gara, sembra quasi una formalità. Sugli scudi, oltre ai soliti Teague e Millsap (17 con 9 rimbalzi), DeMarre Carrol, autore di 18 punti. Gli ultimi due quarti sono sostanzialmente un “pro forma”, con i Nets che abbozzano, ma niente di più, un timido tentativo di rimonta. Inutile i 20 punti di Brook Lopez, finisce 98-75.

Atlanta Hawks: Carrol 18, Millsap 17, Horford, Korver e Scott 7, Teague 14, Antic 4, Sefolosha 5, Schroder 13, Mack, Bazemore e Muscala 2;

Brooklyn Nets: Johnson 12, Garnett 4, Lopez 20, Bogdanovic, Brown e Anderson 5, Williams 8, Jack, Gutierrez e Jefferson 6, Jordan 3

24 punti e 13 assist per LeBron James contro i Raptors (foto da: bleacherreport.com)
24 punti e 13 assist per LeBron James contro i Raptors (foto da: bleacherreport.com)

CLEVELAND CAVALIERS @ TORONTO RAPTORS 105-91 – Con a Bordo campo gente come T-Mac, Magic, Barkley e Mutombo, la gara dell’Air Canada Center tra Cavs e Raptors promette scintille. Promesse mantenute fin da subito, con Love (doppia doppia da 15 e 13 rimbalzi) e James (24 e 13 assist) che guidano gli ospiti al 51-44 all’intervallo lungo; per i padroni di casa, la risposta è affidata a “Johnson&Johnson”, con Amir top scorer a quota 27 e James autore di una prova molto solida (11 con 6 rimbalzi). La partita è in equilibrio totale e vive di parziali e contro parziali. Ad inizio terzo quarto Lowry (22 e 9 assist) firma la tripla del sorpasso (57-58), prima che Irving e, soprattutto, un Tristan Thompson da 21 punti e 14 rimbalzi, riportino i Cavs avanti di 13 (73-60) a 3:39 dall’ultima pausa. E’, di fatto, il parziale decisivo della partita: nell’ultimo quarto, infatti, James e compagni riescono ad amministrare il vantaggio contenendo alla perfezione il tentativo di rimonta dei canadesi. La chiude, ovviamete, il “King”, con il jumper del 97-87 a 3:34 dalla fine. Vincono i Cavs 105-91.

Cleveland Cavaliers: James 24 (13 ass.), Love (13 rimb.) e Irving 15, Varejao e Marion 9, Thompson 21 (14 rimb.), Waiters 4, Jones 8;

Toronto Raptors: Ross e Patterson 6, A. Johnson 27, Valanciunas 7, Vasquez 4, Lowry 22, Williams 5, J. Johnson 11, Hayes 3

Nick Johnson, rookie da Arizona, realizza i due punti della vittoria Rockets a Minneapolis (foto da: www.seattlepi.com)
Nick Johnson, rookie da Arizona, realizza i due punti della vittoria Rockets a Minneapolis (foto da: www.seattlepi.com)

HOUSTON ROCKETS @ MINNESOTA TIMBERWOLVES 114-112 – Servono un overtime e uno James Harden spaziale (38 punti, 11/17 al tiro, 3/5 da tre) ai Rockets per avere ragione dei T-Wolves. Il 33-24 del primo quarto sembra essere l preludio ad una facile W dei texani che, però, dimenticano di fare i conti con la voglia di rivalsa dei padroni di casa, reduci dall’inopinata sconfitta contro i 76ers; controparziale di 22-33 nel secondo periodo e a metà gara il tabellone recita 55-57. La ripresa è lo specchio fedele di quanto visto nei primi 24 minuti: terzo quarto tutto di marca Rockets, con il “Barba” che spadroneggia a piacimento (coadiuvato da un Ariza da 17 punti e 9 rimbalzi), ultima frazione dominata dai padroni di casa, con LaVine, Brewer, Wiggins e, soprattutto, Muhammad (top scorer a quota 20) grandi protagonisti. Quando, poi, a 1:20 dalla fine, Harden esce fuori per falli, la strada di Minnesota sembra spianata. Chase Budinger, però, sbaglia il “buzzer beater” della vittoria; si va al supplementare sul pari 105. Partono forte i Rockets con la tripla di Terry (19 punti) del 110-106, raggiunti a quota 112 a 16 secondi dalla fine dalla giocata nel pitturato di Young. Il filo dell’equilibrio è sottilissimo; a spezzarlo ci pensa il rookie Nick Johnson, il più classico degli “eroi per caso”. Assist di Terry, linea di fondo e lay up del 114-112 con 8 decimi lasciati sul cronometro. Finisce qui, con l’ultima preghiera di Young che non raggiunge neanche il ferro.

Houston Rockets: Ariza 17, Motejunas 13, Black e Johnson 6, Harden 38, Terry 19, Garcia 5, Papanikolau 10;

Minnesota Timberwolves: Wiggins 11, Young 19, Dieng e Brewer 15, LaVine 17, Budinger 10, Muhammad 20, Bennet 3, Adrien 2

INDIANA PACERS @ SACRAMENTO KINGS 101-102 – Seppur privi di Cousins, i Kings ottengono la decima vittoria stagionale contro dei combattivi Indiana Pacers. Trascinati da un Collins in buona serata (20 punti, di cui 14 nel primo tempo) e da un Rudy Gay da 27 punti complessivi, i padroni di casa dominano il primo quarto (20-34) e tengono botta nel secondo e terzo quarto (25-22 e 27-24), quando i Pacers cercano un modo di rientrare in partita. Trovandolo, finalmente, nell’ultimo periodo quando, guidati dal solito David West (16 punti) trovano il pari a quota 96, con 28 secondi ancora da giocare. Gli ospiti, dopo il jumper sbagliato da Gay, avrebbero addirittura il tiro della vittoria, ma la gestione della rimessa è orribile e West è costretto a mandare per aria una mattonata che colpisce il tabellone. Si va all’overtime, con CJ Watson (14 punti) che firma il 101-100 a 1:03 dalla fine. Poi più nulla fino all’ultima rimessa per i Kings con 14 secondi ancora da giocare; palla a Gay, Jumper sul ferro, Landry cattura il settimo rimbalzo della sua partita e appoggia il 101-102. Mancano appena 8 decimi di secondo alla sirena. Dall’altra parte west non può far altro che sparare dai 9 metri e sperare in un miracolo che non avviene. Vincono i Kings.

Indiana Pacers: Copeland 3, West 16, Hibbert 9, Hill 10, Stuckey e Watson 14, Mahinmi 2, Rudez e Sola 11, Miles 6, Allen 5;

Sacramento Kings: Gay 27, Thompson 9 (10 rimb.), Hollins 8, McLemore 12, Collison 20, Casspi e Sessions 6, Landry 14

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone