LOS ANGELES LAKERS - Kobe al veleno contro la lega.
Intervistato da GQ Kobe, ormai certo dello stop non lo farà solcare il parquet fino alla prossima stagione, non ha tenuto a freno la lingua sull’attuale situazione dei Lakers. Il numero 24 ha ammesso che la sua carriera sta per terminare e che il suo obiettivo non è certo raggiungere Abdul-Jabbar: “Se volessi raggiungerlo lo farei. Giocherei altri 4-5 anni in una squadra che mi permetta di fare 37 punti a partita e ci riuscirei. Il mio primario obiettivo è sempre stato il potermi sedere ad un tavolo con Michael e Magic e dire di aver vinto lo stesso numero di titoli”. Incalzato sul se pensa sia possibile arrivare all’anello già nella prossima stagione, Bryant si è detto certo della cosa, forte delle parole della dirigenza. Né lui né lo staff dei Lakers si preoccupano delle restrizioni della lega, che già in passato ha dimostrato di poter decidere chi far salire e chi scendere. Il riferimento è al Lockout del 2011, palesemente ideato per fermare il dominio giallo-viola secondo Kobe, che cita come esempio il mancato arrivo di Paul nella sua sponda di Los Angeles.
Parole dure e polemiche quelle del Mamba, che dimostra di voler sempre dire la sua verità, a prescindere dal fatto che questa si riveli giusta oppure no.