Los Angeles Clippers @ Utah Jazz 88-72: vita facile per Griffin&Co.
Alla Vivint Smart Home Arena di Salt Lake City arrivano i Clippers, chiamati a dare continuità su un campo tutt’altro che semplice. La sorpresa Jazz vuole continuare a vivere questo magico momento e godersi tutto ciò che arriva dal campo. La partita è a punteggio bassissimo, con le difese che prevalgono nettamente sugli attacchi. Blake Griffin, in contumacia CP3, resta il faro offensivo dei Clippers, mentre difensivamente Jordan prova ad annientare Gobert, il giocatore con cui potrebbe contendersi il DFOY. Finisce 18 pari il primo quarto, ma nel secondo arriva la zampata importante degli ospiti. Il +12 con il quale si chiude il primo tempo è opera prima di un ispirato Crawford e poi da un Austin Rivers in versione assistman e scorer. Gli uomini si Snyder, frastornati dal parziale sostanzialmente inatteso, provano a reagire ma non basta: anche il terzo quarto si chiude con un sonoro 31-15, facendo praticamente dilagare i Clippers. L’accoppiamento Griffin-Lyles sorride a coach Rivers che manda ancora sopra i 20 punti il suo giocatore. Il quarto quarto è interamente dedicato al garbage time. Finisce 88-72, con il minimo stagionale segnato dai Jazz, autori di una partita dal 32% dal campo e dal 17% da 3 (4/23). I Jazz cedono il passo proprio ai Clippers, che salgono così al quarto posto, mentre al quinto troviamo Utah.
LOS ANGELES CLIPPERS (34-21): Mbah a Mouse 5, Griffin 26 + 10 RT, Rivers 15, Jordan 10 + 13 RT, Redick 9, Crawford 11, Felton 2, Johnson 1, Stone n.e.
UTAH JAZZ (34-22): Hayward 7, Hill 6, Goobers 10 + 14 RT, Favors 13, Ingles 7, Johnson 4, Burks 7, Exum 10, Diaw 4, Lyles 2, Neto 2, Withey.