Los Angeles Clippers @ Miami Heat 100-93: i californiani sbancano l'AAA
E’ decisamente una di quelle notti dove l’attenzione di media, giocatori e addetti ai lavori è rivolta ad un altro sport ma non per questo la NBA si ferma. Le partite vengono anticipate di qualche ora per consentire a tutti di essere incollati alla TV per godersi lo spettacolo del Super Bowl. Intanto, in quel di Miami, va di scena un match interessantissimo tra i Clippers di CP3 e gli Heat di D-Wade. L’abbraccio tra i due prima della palla a due resta l’istantanea più bella della gara.
Coach Spoelstra continua ad utilizzare Whiteside come sesto uomo in uscita dalla panchina e getta nella mischia Amar’e Stoudemire che dovrà fare i conti con l’esplosività di DeAndre Jordan. Il ritmo della gara è molto molto lento e le percentuali al tiro delle due squadre ne risentono tanto. Dopo il solito canestro inaugurale di Redick, LA si spegne e permette l’allungo fino al +6 dei padroni di casa. Gli ospiti dopo 9 minuti sono inchiodati ad un orrendo 1/15 e un punteggio bassissimo. Miami va leggermente meglio e opta subito per l’hack-a-DeAndre: la tattica funziona, i liberi vengono sbagliati da DJ e, non appena il centro dei Clippers mette il piede fuori dal rettangolo di gioco, ecco arrivare Hassan Whiteside che inchioda subito due schiacciate perentorie. Il primo quarto si chiude su un inconsueto 15-19 Miami. Coach Rivers vede l’approccio sbagliato negli occhi dei suoi titolari e si affida presto alla second unit (che nel frattempo ha visto perdere per infortunio il figlio del coach per una frattura alla mano). Intanto, con 3 canestri di fila, Mr. Three, al secolo Dwyane Wade, diventa il 41esimo miglior realizzatore nella storia della Lega. I Clippers risalgono la china proprio grazie alla loro panchina, in grado di generare punti con molta più fluidità rispetto agli starters: prima di andare negli spogliatoi, la panchina dei Clips ha già realizzato 25 punti /10/18 dal campo) contro i 6 del quintetto (1/12 con uno strano 0/9 per Chris Paul). Sul finale di quarto si scuotono anche i 5 iniziali di Doc Rivers e gli ospiti chiudono avanti di una lunghezza il primo tempo (46-45).
Arriviamo così al terzo quarto, storicamente terra di conquista di Christopher Emmanuel Paul che cerca riscatto dopo un opaco primo tempo. Le sue zingarate vanno aggiunte a prove di gran solidità come quelle di Wesley Johnson (10) e Lance Stephenson (9). Il vantaggio è per la prima volta in doppia cifra (73-62). Miami esce leggermente scarica dagli spogliatoi e concede 27 punti nel terzo periodo, riuscendone a mettere a referto 20. La forbice, quando siamo all’ultimo giro di boa, si allarga: +8 Clippers. La tripla frontale di Bosh restituisce speranze e morale a Miami che tocca il -9 a 10′ dalla sirena finale. Passano 6 minuti e Bosh è nuovamente da solo, piedi a terra, stessa posizione prima: il rumore della rete si sente appena. Tripla e -3 Heat! La difesa di Miami sale di copi, con Deng che lavora magistralmente e con i Clippers che continuano con i soliti alti e bassi. La risposta, con la stessa moneta (anche qualche passo più indietro), è affidata a Chris Paul che gela l’American Airlines Arena con la tripla del nuovo +7. La giocata che non abbiamo ancora menzionato arriva a 2:11 dalla fine quando il solito pick&roll tra CP3 e Jordan si chiude con la testa del secondo ben oltre l’anello: due comodi e schiacciati dentro con la solita veemenza. Miami cerca disperatamente di resta abbarbicata alla partita negli ultimi minuti ma l’assist n°7 di Paul coincide con la seconda tripla di serata per Jamal Crawford che vale il +10 a 1:50 dalla fine. Game, set & match: finisce 100-93 Clippers.
Vale la pena ricordare un dato abbastanza interessante: i Clippers raggiungono un record di 37-14, eccellente visto l’inizio difficile. Ciò che più conforta (o sconforta) tifosi e staff dei Clips è che senza Blake Griffin, uno dei giocatori più incisivi della Lega (scegliete voi da che lato è incisivo), sono 17-4. Siamo Where Amazing Happens, non dimentichiamolo mai.
LOS ANGELES CLIPPERS (34-17): Pierce 7, Mbah a Moute 2, Jordan 9 + 11 RT, Redick 14, Paul 22, Johnson 10, Crawford 20, Stephenson 9, Prigioni 2, Aldrich 5 + 11 RT.
MIAMI HEAT (29-23): Deng 15, Bosh 17, Stoudemire 2, Wade 17, Dragic 17, Winslow 2, Green 7, Whiteside 10 + 10 RT, Udrih 6.