Lonzo Ball, believe the hype
Lavar Ball è sempre stato fiducioso sul fatto che i suoi figli sarebbero potuti diventare dei professionisti, li ha cresciuti con questa idea in testa e ora sta inizando a vederne i frutti.
Lonzo, il figlio maggiore, è una star a UCLA già nel suo anno da freshman mentre i fratelli minori LiAngelo e LaMelo (ok forse gli si può criticare qualcosa nella scelta dei nomi, ma si sa che gli americani sono molto fantasiosi in questo ambito) finiscono negli highlights a livello nazionale nonostante siano ancora alla high-school (avete presente il video del ragazzino che indicava il punto da cui avrebbe tirato e poi faceva canestro da metacampo? Ecco quello è LaMelo).
Concentriamoci ora su Lonzo, ormai giunto a metà della sua prima stagione a livello collegiale. UCLA è sicuramente un sogno per tutti i ragazzi delle high-school californiane (Lonzo è andato a Chino Hills, la stessa dove ora giocano i suoi due fratelli, anche loro già “committed” a UCLA per i prossimi anni) e la scelta fu un no-brainer un volta ricevuta l’offerta di una scolarship da parte dei Bruins durante il suo anno da sophomore alla high-school.
Il passaggio dal liceo al college non è facile per nessuno e anche un predestinato come Lonzo portava dietro dei dubbi se il suo stile di gioco, sicuramente aiutato all’high school da un sistema fatto su misura per lui, sarebbe stato lo stesso a UCLA.
Questo inizo di stagione sembra aver tolto tutti i dubbi con Lonzo che viaggia a 14.9 ppg, 5.6 rpg e 8.2 apg e UCLA constantemente nella top-5 del ranking nazionale e al secondo posto nella Pac-12 con un record di 18-2.
Lonzo fin dall’inizio ha mostrato tutte le sue caratteristiche di giocatore all-around flirtando spesso con la tripla doppia e mostrando un’influenza positiva sui suoi compagni di squadra, guadagnandosi fin da subito l’interesse della nazione e generando paragoni importanti con star NBA come Jason Kidd.
Tra gli highlights della stagione senza dubbio vi è la vittoria a Kentucky per 97-92 (97 è il punteggio più alto mai subito da una squadra allenata da John Calipari) nella quale Lonzo si è messo in mostra con 14 punti e 7 assist più un paio di triple che hanno cambiato il momentum della partita, ma in ogni gara giocata fin qua dai Bruins Lonzo si è sempre ben comportato giocando con una costanza da grande giocatore e anche nelle uniche due sconfitte (contro Oregon e Arizona) Lonzo è stato uno dei pochi a cercare di tenere la squadra in partita con le sue giocate.
In poco più di tre mesi Lonzo si è dimostrato all’altezza di una top-3 pick al prossimo draft e ha fatto diventare UCLA un credibile contender, quindi believe the hype quando sentite parlare di Lonzo Ball