Lillard trascina i Blazers contro Utah, facile Golden State sui Kings. Gallinari non basta ai Nuggets, che cadono a Philadelphia
Denver Nuggets @ Philadelphia 76ers 98-105
Sanguinosa sconfitta dei Denver Nuggets, che perdono l’occasione di interrompere il loro momento negativo e sul campo di Philadelphia incappa nella decima sconfitta nelle ultime undici partite giocate. Dopo un buon inizio, la squadra di Brian Show perde il suo ritmo offensivo e viene devastata sui due lati del campo dalla fisicità avversaria; Carter-Williams trova in Thompson una valida spalla: le penetrazioni del primo trovano sempre una via di uscita nel secondo, che con il 4/4 dai tre punti scava un solco tra le due squadre. La difesa a tutto campo di Phila fa impazzire le guardie di Denver, che si vede costretta ad andare all’intervallo sul -21. Nel terzo quarto la musica non cambia, anzi i 76ers continuano inesorabilmente ed arrivano sul +28, nonostante Lawson (14 assist) riesca a trovare buone soluzioni offensive per i compagni. A 3 ‘ dalla fine del terzo quarto, è Gallinari a dare la scossa e Denver inizia una lenta ed inesorabile rimonta, finalizzata anche dai canestri di Chandler: la difesa degli ospiti ritorna ad essere incisiva ma un time out di Brown scuote i suoi. Arrivati sul -10 una palla persa sanguinosa di Nelson apre la strada a Covington per il contropiede e nei minuti finali i padroni di casa, giunti alla 11esima vittoria di stagione, terranno ben saldo il controllo del match.
Denver Nuggets: Chandler 19, Faried, Nurkic 7, Afflalo 14, Lawson 5 (14 assist), Hickson 5, Gallinari 22, Gee 3, Foye, Nelson 10, Arthur 6, Harris 7.
Philadelphia 76 ers: Covington 17, Mbah a Moute 4 (10 rimb.), Noel 10, Sampson 11, Carter-Williams 15, Thompson 23, Sims 1, Grant 6, McDaniels 11, Drew 7.
Utah Jazz @ Portland Trail Blazers 102-103
Molto equilibrato il match del Moda Center, dove Portland batte una coriacea Utah Jazz in una partita molto intensa. Portland conduce sempre la partita ma non riesce mai a scrollarsi di dosso gli ospiti, trascinati da un Gordon Hayward non spettacolare ma come sempre efficace: è una sua tripla a 30’’ dall’intervallo a dare il primo vantaggio ai Jazz. Al rientro i Trail Blazers si riportano avanti grazie alle triple di Lillard e Matthews e alla fisicità di Lopez, che nell’inchiodare una schiacciata a rimbalzo subisce un colpo da Gobert e sarà costretto ad uscire per perdita di sangue. Ma i Jazz reagiscono ai canestri di Aldridge grazie ad un positivo Favors ed a Trey Burke, riportandosi avanti ad 8 minuti dalla fine. E’ qui che Lillard riprende in mano la situazione, penetrando ed inchiodando in faccia al povero Gobert. La tripla di Matthews del +9 poteva chiudere il match ma così non è stato: è sempre Hayward a trascinare i suoi, la sua tripla in transizione regala ai Jazz il -3, prima che una penetrazione di Lillard regali ai suoi il +5 che chiude il match.
Utah Jazz: Hayward 27, Favors 20, Kanter 16, Ingles 5, Exum, Booker 6, Gobert 7, Burke 18, Millsap 3.
Portland Trail Blazers: Batum 10, Aldridge 22, Lopez 11, Matthews 21, Lillard 25, Blake 7, Kaman, Crabbe, Leonard 4, McCollum 3.
Golden State Warriors @ Sacramento Kings 121-96
L’inizio promettente dei Sacramento Kings (20-10 a metà primo quarto) poteva far sperare ad una partita combattuta invece i Golden State Warriors, giunti alla 38 vittoria di stagione), hanno inanellato l’ennesima prestazione super, rientrando subito nel match e scavando già prima dell’intervallo un fossato non oltre passabile dai Kings. In una giornata in cui Thompson è stato abbastanza quieto, c’è stata finalmente una prestazione convincente di Iguodala e Spieghts ha dominato in lungo e in largo nel match. Le triple di Curry hanno poi spaccato il match quando, a fine terzo quarto, McLemore e Cousins avevano riportato i padroni di casa sul -11. Ma a pesare sono stati i 61 punti dalla panchina dei Warriors, arrivati anche sul +27 a 5’ dalla fine, testimoniando la qualità di una squadra che trova in tutte le sue componenti grande qualità. Per i Kings, il parziale di 23-0 subito a cavallo tra primo e secondo quarto è un gran campanello d’allarme, nonostante giocassero contro la miglior formazione della lega.
Golden State Warriors: Barnes 9, Green 8, Bogut 6, Thompson 14, Curry 23, Iguodala 17, Lee 8, Barbosa 12, Speights 17, Livingston 5, Ezeli 2, Holiday.
Sacramento Kings: Gay 20, Williams 2, Cousins 26 (11 rimb.), McLemore 18, Collison 18, Miller, Thompson 8, Sessions 1, Casspi 2, Landry, McCallum, Hollins 1, Stauskas.