Leonard, Thompson & co.: i 9 rinnovi bollenti. A cifre (più o meno) folli
“Tutti vogliono viaggiare in prima”, titolerebbe un noto cantautore italiano. In questo caso, ci va a pennello. Anche se sarebbe meglio parlare di prima extra-lusso.
Il trentennio griffato Stern ha esportato lo spettacolo NBA in tutto il mondo, favorendone un impressionante sviluppo. Che ha portato, di conseguenza, un introito sempre maggiore nelle casse della National Basket Association. L’apice è stato toccato quest’estate, quando è stato sottoscritto il nuovo accordo per i diritti tv: da 900 milioni a 2 miliardi di dollari all’anno. Di cui una parte andrà alle franchigie che la compongono. Da ciò deriva un aumento del tetto salariale, del limite per le tasse e ovviamente per le pretese dei giocatori, sempre più sotto i riflettori.
In prospettiva dei nuovi e maggiori incassi, infatti, si è diffusa a macchia d’olio fra gli atleti la richiesta di contratti dalle cifre spropositate, che solo in rarissimi casi (principalmente Melo e Kobe) sono state soddisfatte. Quest’anno, un contratto che si aggira sui 15 milioni annui è diventato il prezzo standard da pagare per giocatori che forse (e solo il tempo potrà dirlo) non li valgono ma a cui le franchigie hanno voluto affidare le proprie future sorti, come Hayward (trattenuto da Utah), Parsons (che Houston non è riuscito a trattenere, preso da Dallas) e Bledsoe (rimasto a Phoenix).
Con queste prerogative, ci si è avvicinati al 31 ottobre, data cerchiata in rosso come termine ultimo per il rinnovo contrattuale dei giocatori che andranno in free agency “ristretta” (ovvero con l’opportunità della squadra di pareggiare eventuali offerte, ndr) al termine della stagione 2014/2015. Ecco la situazione attuali dei 9 casi più bollenti.
1) JIMMY BUTLER – “Voglio rimanere a Chicago il più a lungo possibile”. Oltre alle parole, Butler non ha nemmeno avanzato richieste scriteriate, considerato il rapporto qualità/prezzo. La richiesta sarebbe un quadriennale da 40 milioni, e l’offerta dei Bulls non si distacca eccessivamente. Limando qualche dettaglio, l’intesa sembra solo una formalità. Percentuale di rinnovo: 85%
2) NORRIS COLE – Forte anche della stagione indecente di Chalmers, Cole vorrebbe fare il salto di qualità a Miami. E, al tempo stesso, avere un ritocco sul contratto attuale. Pat Riley non sembra, però, propenso ad assecondare le pretese del giocatore, così da riservarsi un adeguato spazio salariale per firmare un nome grosso per l’anno prossimo. Senza dimenticarci dell’incognita Napier: la sua crescita, infatti, potrebbe costringere Miami a scegliere uno fra Cole e Rio. Percentuale di rinnovo: 50%
3) TOBIAS HARRIS – Orlando doveva fare una scelta: lui o Vucevic. La scelta (discutibile) è stata Vucevic con un quadriennale da 13,5 milioni all’anno. Lo spazio per le richieste di Harris si riduce di parecchio. I Magic proveranno a trattenerlo, sfruttando anche la buona predisposizione del giocatore, ma se ne riparlerà a fine stagione. Percentuale di rinnovo: 25%
4) REGGIE JACKSON – Vuole fare il titolare a OKC. E vuole anche uno stipendio da titolare di una squadra che punta al titolo. Ma i Thunder non sono disposti a cedere su nessuno dei due versanti. Percentuale di rinnovo: 25%
5) KAWHI LEONARD – E’ l’MVP delle ultime Finals. Peccato che la stessa umiltà che dimostra in campo, non la faccia vedere anche sulle trattative. Un quinquennale da 90 milioni di dollari è la richiesta fatta dal prodotto di San Diego State. Buford non ne vuole sapere e la trattativa ancora non prende una piega precisa. Percentuale di rinnovo: 50%
6) RICKY RUBIO – L’NBA gli ha decisamente dato alla testa. Ha rifiutato un bel quadriennale da 48 milioni, perché ne vuole circa il doppio. I Timberwolves sono pronti a dargli il benservito al termine della stagione. Percentuale di rinnovo: 5%
7) IMAN SHUMPERT – I Knicks non hanno mai aperto un dialogo con Shumpert. L’impressione è che si aspetti la fine dell’anno per capire chi continuare a tenere (e soprattutto a quali condizioni) e chi no. Percentuale di rinnovo: 35%
8) KLAY THOMPSON – Golden State punta molto su Thompson. Al punto che non ne volevano sapere nemmeno di mandarlo a Minnesota per prendere Love. Però Klay questo lo sa e vorrebbe il suo adeguamento di contratto al massimo salariale. La dirigenza californiana confida in un accordo meno oneroso e gli estremi sembrerebbero esserci. Percentuale di rinnovo: 75%
9) KEMBA WALKER – Le parti ne parlano già da un bel po’ e tutti sono favorevoli alla permanenza di Walker a Buzz City. Il problema è che l’accordo non arriva ancora. Percentuale di rinnovo: 55%