LeBron scalda i motori, Miami di puro orgoglio nel derby della Florida. OK Clippers su Denver
DETROIT PISTONS @ CLEVELAND CAVALIERS 97-109: come far vedere due squadre diverse con la stessa casacca nel giro di 48h? Dimostrano i Cleveland Cavaliers, stagione 2014-2015. Rientro i BIG (quantificateli voi) dei Cavs e il gioco è fatto. James, Irving (giocherà solo un tempo per via del riacutizzarsi di un fastidio fisico), Love e Smith, tutti di nuovo pronti a dimostrare che Cleveland c’è e fa sul serio. LeBron fa capire dalle prime battute di voler far dimenticare lo “scivolone” del TD Garden e si mette all’opera da subito: ruba e consegna un passaggio dietro la schiena delizioso ad un Mozgov che non può far altro che ringraziare. La serata è di quelle efficaci per i padroni di casa che già nel primo quarto dilagano: il primo quarto si chiude con un perentorio 14-36. Mozgov fa il vuoto sotto i tabelloni, prendendo ogni rimbalzo che si possa prendere e schiacciando di tutto. Non solo gioco nel pitturato per Cleveland nelle fasi successive della partita ma anche tantissimo tiro da 3 punti: tireranno col 53.1% dall’arco, grazie al 3/4 di James, il 2/3 di Irving e un incredibile 8/13 di JR Smith (anche in contropiede si arresta da 3 punti e spara!). La partita sembra essere chiusa già dopo 24 minuti ma nel secondo tempo c’è spazio per lo show di LeBron James: seconda tripla doppia stagionale, 50esima in carriera contando anche la post-season, con 21 punti, 10 rimbalzi e 11 assist, dopo averci flirtato per più di una partita. Non è tutto oro quel che luccica in casa Cavs perchè Shumpert prenota la nomination nella Shaqtin a Fool compilation dopo aver sbagliato in contropiede, 1vs0, una schiacciata comodissima. Finisce 97-109 per Cleveland che manda in doppia cifra 4 giocatori. Il migliore è Smith con 28. Per Detroit da sottolineare la prestazione di Butler che realizza 19 punti con 6/9 da 3 punti.
DETROIT PISTONS (31-50): Butler 19, Monroe 11, Drummond 20, Caldwell-Pope 13, Jackson 18, Miller, Tolliver 4, Meeks 12, Lucas, Williams.
CLEVELAND CAVALIERS (52-29): James 21 + 10 RT + 11 ASS, Love 7, Mozgov 16 + 13 RT, Smith 28, Irving 12, Shumpert 5, Thompson 4, Dellavedova 2, Jones 8, Miller, Perkins 6.
ORLANDO MAGIC @ MIAMI HEAT 93-100: all’American AirLines Arena si gioca il derby di Florida tra Heat e Magic. Una partita dal doppio volto, visto che le due squadre sostanzialmente si dividono un tempo per una. Il primo viene giocato magistralmente dai padroni di casa, grazie ad un Hassan Whiteside in grandissima forma, nonostante ancora i fastidi repentini alla mano destra. Anche Dragic in visione contribuisce al gioco offensivo degli Heat offrendo nella fattispecie uno spettacolare assist ad Ennis che spicca il volo e inchioda una schiacciata da Top10. Non solo visione e assist per lo sloveno ma anche tanto spettacolo con giocate nel traffico. Finisce 22-33 il primo quarto, mentre nel secondo sale in cattedra anche D-Wade. Difensivamente Whiteside oscura la vallata, soprattutto a Gordon, il quale viene annientato da una schiacciata del #21 di Miami. 24-17 Heat e anche il secondo quarto è archiviato. Nel secondo tempo, però, gli Orlando Magic si svegliano e la carica la suona come sempre il leader, Victori Oladipo, autore di una partita da 30 punti. Prima le sue incursioni, poi i tiri dalla lunga distanza di Gordon e Harris fanno sì che il terzo periodo si concluda sul 27-27, aumentando i giri del motore per l’ultimo e decisivo quarto. Lo svantaggio si riduce a poco a poco e a 1:30 dalla fine della gara i Magic toccano il -6 con il canestro in penetrazione di Harris. Miami offensivamente si blocca (segnerà solo 16 punti nel IV periodo) ma la zampata vincente a 33” dalla fine la firma Luol Deng dall’angolo da 3 punti. Game, set & match: 93-100 Heat e partita di puro orgoglio per gli uomini di coach Spoelstra. Whiteside pareggia il suo massimo in carriera con 24 punti.
ORLANDO MAGIC (25-56): Harris 26 + 12 RT, Gordon 5, Vucevic 3, Oladipo 30, Payton 10, Harkless 8, Green 5, Dedmon 3, Nicholson, Frye 3.
MIAMI HEAT (36-45): Deng 14 + 10 RT, Haslem 4, Whiteside 24 + 13 RT, Wade 22, Dragic 13, Chalmers 9, Ennis 4, Andersen 10, Beasley, Johnson.
DENVER NUGGETS @ LOS ANGELES CLIPPERS 103-110: allo Staples Center di Los Angeles, CA, arrivano i Denver Nuggets del nostro Danilo Gallinari. Il Gallo, però, dà forfait e non scende in campo. Il primo tempo porta la firma in calce di un gigante come DeAndre Jordan, sempre più determinante nello scacchiere offensivo e difensivo di coach Doc Rivers. Annulla Faried e prende tutti i rimbalzi disponibili! Nonostante ciò, Denver offensivamente è tostissima e riesce a realizzare 57 punti nel primo tempo contro i 54 dei padroni di casa. Wilson Chandler è in gran serata e lo dimostra anche all’inizio del terzo periodo. Le prodezze di Chandler, però, non sono supportate da una difesa all’altezza della situazione e i Clippers ribaltano il risultato: prima il canestro di Paul poi la tripla di Reddick per mettere il naso avanti. Nel quarto quarto uno scatenato Chandler prova a fare tutto da solo e quasi gli riesce: pareggia a quota 86 con una tripla pazzesca, poi riporta i suoi avanti con uno straordinario fadeaway e subito dopo riallunga il parziale da 3 punti permettendo a Denver di portarsi in vantaggio sul +6 a 5′ dalla fine. Le risposte in uscita dal TO sono due, Blake Griffin e Jamal Crawford. Il canestro decisivo, però, è ancora una volta firmato dal leader, Chris Paul! Finisce 103-110 una bella partita, intensa e molto combattuta.
DENVER NUGGETS (30-51): Harris 13, Chandler 32, Garied 19 + 17 RT, Foye 16, Green 4, Hickson 6, Barton 11, Nurkic 2, Lauvergne, Franklin, Clark.
LOS ANGELES CLIPPERS (55-26): Barnes 11, Griffin 22, Hordan 20 + 21 RT, Paul 17, Davis 7, Crawford 3, Hudson, Turkoglu 2, Hawes 2.