LeBron litiga con canestro e tifosi in Gara-3. Le sue parole: "Ho disputato una brutta partita"
Una Gara-3 da dimenticare per LeBron James. In tutti i sensi. Sì, perché oltre ad aver litigato con il canestro e con la partita (11 punti con solo 4/13 al tiro e anche 6 palle perse), il Re a fine gara ha litigato anche con i propri tifosi. Dopo essere scomparso nel secondo tempo (0 punti negli ultimi 16 minuti e mezzo con 0/4 al tiro e 0/2 da tre, oltre a due palle perse, un solo rimbalzo e un solo assist) ed aver visto i Celtics rimontare dal -21 ed andare a vincere la gara, il giocatore, lasciando il campo sconsolato, se l’è anche presa con un tifoso. Mentre imboccava la strada per gli spogliatoi, un ragazzo, urlandogli contro, ha voluto infatti sottolineare la prova incolore del #23: “Hai segnato soltanto 11 punti. Solo 11 punti, una vergogna“. A quel punto LeBron, molto seccato, gli ha chiesto cosa avesse mai fatto lui nella vita prima di essere allontanato e scortato dalla security del palazzo negli spogliatoi.
Un’episodio che racconta come dal Re, i propri tifosi, si aspettino sempre il massimo. Massimo che il giocatore, per sua stessa ammissione, non è riuscito a dare nella notte. Queste le sue parole al termine della gara: “Ho giocato una brutta partita, non solo nel secondo tempo. I miei compagni hanno fatto un grande lavoro tenendoci sempre in partita e costruendo anche un ottimo vantaggio. Ma io, personalmente, non ne avevo. Non ne avevo abbastanza e quando permetti a una squadra tosta come Boston di prendere l’inerzia della partita poi finisci per aspettarti che il loro ultimo tiro vada dentro“. Un’analisi chiara quella del leader dei Cavs, che può essere riassunta in un semplice concetto: Cleveland, se vuole ripetersi nella conquista dell’anello, ha bisogno del miglior LeBron James. Appuntamento a mercoledì notte, quando alla Quicken Loans Arena andrà in scena il quarto episodio della serie.