LeBron James caustico su Golden State: "Strano vederli ridotti così, ma io giocai le Finals senza Irving e Love"
Nella notte, allo Staples Center, i Los Angeles Lakers hanno avuto vita facile contro quel che rimane dei Golden State Warriors, abbattuti con un netto 94-120. Una situazione opposta, quella delle due franchigie, come si capisce già guardando al record: 9-2 per gli angeleni e 2-10 per i Figli della Baia di coach Kerr.
Un mondo alla rovescia, anche guardando solo alla passata stagione, oltre che all’ultimo quinquennio d’oro degli Warriors, tre volte Campioni e con cinque Finals consecutive all’attivo. La causa principale è nell’incredibile sequela di infortuni che sta falcidiando Golden State in questa primissima fase di stagione, con i vari Klay Thompson, Stephen Curry e Kevon Looney fuori a lungo o per tutta la stagione, e con acciacchi vari che hanno colpito praticamente tutti gli elementi del roster.
Nel post partita, interrogato sul momento di quelli che, nei quattro anni della sua avventura 2.0 ai Cleveland Cavaliers, sono stati la sua Nemesi, LeBron James (23+12 ast e 6 reb stanotte) ha mostrato ben poca empatia per il loro momento: “Fa sicuramente un effetto particolare vedere Klay Thompson in borghese a bordo campo, così come non affrontare Steph Curry. Stanno avendo molti problemi, ma per me non è una situazione troppo strana. Contro di loro, io ho giocato una serie di Finals senza Kyrie Irving e Kevin Love…“.
Sulla partita, questo è il parere di LeBron: “Con Anthony Davis a riposo, il nostro obiettivo era di fare la partita, indipendentemente dal back-to-back. La mia idea era di forzare il ritmo sin da subito, far capire ai miei compagni che ero in ottima serata e che volevo il pallone. Oggi (stanotte ndr) abbiamo mosso il pallone meglio rispetto alle ultime due partite. I nostri big men sono eccezionali, sono stati in grado di controllare perfettamente il match nel pitturato, sia offensivamente che difensivamente“.