LeBron James: "La trade di Irving fu l'inizio della fine per i Cavs"
Mercoledì sera LeBron James è atteso da una partita molto speciale. Dopo averne rifilati 51 ai suoi ex Miami Heat, con i quali fece il back-to-back nelle Finals 2012 e 2013, The King sarà di scena in quello che, fino allo scorso Giugno, è stato il suo palazzetto, ovvero la Quicken Loans Arena di Cleveland.
Il nativo di Akron, 9-7 con la sua nuova squadra, i Los Angeles Lakers, va a far visita a dei Cavaliers in estrema difficoltà, al punto da risultare, al momento, la peggior squadra della Lega, con un misero 2-13 come record. Tutto un altro mondo rispetto al regno 2.0 di James, che ha visto la franchigia dell’Ohio disputare quattro Finals consecutive contro i Golden State Warriors, vincendo il primo storico anello nel 2016, al termine di una rimonta (da 1-3 a 4-3) entrata nella storia dello sport (e non solo della NBA).
In vista del match, LeBron spera di non vivere la stessa atmosfera che si aveva quando vestiva la casacca degli Heat: “Spero proprio di no, anche se, a dire il vero, non mi importa se l’accoglienza dovesse essere negativa” – spiega il #23 – “Quel che a me interessa è quanto ho fatto per la città e per la comunità, e quello che sto ancora dando loro“.
“Alla fine, i fans di Cleveland hanno un solo dovere, ed è quello di sostenere la propria squadra. E io non ne faccio più parte. Ad essere sincero, penso che la situazione attuale sia completamente diversa da quella vissuta nel 2010“, aggiunge James, che poi torna al periodo in maglia wine-and-gold, indicando nella cessione via trade di Kyrie Irving il turning point che ha portato alla fine della competitività dei Cavs.
“Tutti sanno che quando Kyrie è stato scambiato è stato l’inizio della fine per ogni cosa” – dice LeBron – “Io non volevo che cedessero Kyrie, e ne parlai chiaramente con Koby (Altman, ndr). Lui, però, mi fece intendere che era ormai già tutto fatto e io realizzai che non era colpa sua. A quel punto mi fu chiaro che Koby non era l’unico a prendere le decisioni riguardo la squadra“.