LeBron James: "Boston una minaccia già lo scorso anno, sono cresciuti ancora"
Il numero 23 dei Cavaliers ha parlato al termine del match del TD Garden facendo il punto della situazione ad Est e sottolineando quanto i Celtics fossero una squadra di primissimo livello già lo scorso anno
Testa bassa e pedalare. L’atteggiamento di LeBron James nei confronti delle minacce che attendono i Cleveland Cavaliers è estremamente pragmatico.
E’ non potrebbe essere altrimenti per il miglior giocatore del mondo, abituato da sempre a leggere in anticipo certe dinamiche in atto.
La sconfitta della notte appena passata sul parquet di Boston ha senza dubbio acceso una spia in casa Cleveland e, per quanto facile sarebbe fare ricorso ad alibi di sorta, analizzarla in maniera lucida e razionale al fine di imparare da essa è forse il processo più opportuno da seguire per crescere davvero.
A tal proposito, LeBron ha voluto sottolineare quanto la situazione all’interno della Eastern Conference sia meno prevedibile e scontata del previsto e quanto il livello sia cresciuto esponenzialmente. Il tutto, a detta di Sua Maestà, senza tralasciare il valore di Boston che, già nella scorsa stagione, era estremamente importante:
«Sono abituato da sempre ad essere concentrato e studiare la crescita delle squadre avversarie, ma sono ancor più concentrato a pensare alla nostra crescita e a come possiamo migliorare giorno dopo giorno. Questo è l’aspetto più importante, a mio avviso.
Nella nostra conference sono tante le franchigie che stanno migliorando: Washington, Miami, Boston ovviamente e Toronto che sta giocando una pallacanestro di primissimo livello in questo momento.
Il livello ad Est è cresciuto tantissimo quest’anno ed in questo momento noi non stiamo esprimendo una grande pallacanestro. Boston, al contrario, sta giocando alla grande ma in verità erano una minaccia rilevante già lo scorso anno. Gli infortuni li hanno condizionati moltissimo. »