Le telefonate, i consigli e la metafora del leone: ecco come Kobe Bryant sta aiutando Isaiah Thomas
Dopo le pazzesche prestazioni confezionate da parte di Isaiah Thomas, ultima su tutte i 53 punti messi a referto in gara2 contro i Wizards, il folletto dei Celtics sta ricevendo attestati di stima da parte di tutto il mondo Nba scosso per la tragica e dolorosa scomparsa della sorella Chyna ma allo stesso tempo estasiato dalle fenomenali giocate del nativo di Tacoma. Emergono dallo stesso Thomas in sala stampa particolari dettagli riguardo i difficili giorni successivi alla tragedia vissuti da “IT”, uno su tutti e forse tra i più importanti rappresentato dalle lunghe chiamate fra lo stesso Thomas e Kobe Bryant diventato ormai sempre più il suo “mentore”. Come raccontato dal 4 biancoverde tutto è iniziato quando egli è tornato a casa propria per partecipare ai funerali della sorella, e proprio in quel giorno così triste per lui Bryant l’ha raggiunto telefonicamente per porgli le proprie condoglianze: “Da quel giorno ci sentiamo in continuazione e ovviamente la conversazione si è spostata presto sui nostri playoff. Da quando siamo andato 2-0 sotto contro i Bulls gli ho mandato alcune clip delle partite per chiedergli dei consigli. Le abbiamo riviste assieme su Facetime ed i suoi consigli sono stati preziosissimi. Da particolari come questi puoi capire come mentalmente Kobe sia di un livello superiore e del perché è stato uno dei più forti giocatori di sempre, insieme a lui ho notato cose che all’interno di una partita molto spesso sfuggono”. Il rapporto fra Thomas e Bryant ha radici più profonde visto che i due si conoscono già da un po’ ed hanno già avuto occasione di parlare a lungo, come ricordato dallo stesso Thomas: “Nel dicembre del 2015 Kobe disputava l’ultima gara da “nemico” al TD Garden, io speravo solamente di riuscire ad accaparrarmi un autografo ma ho ottenuto molto di più, siamo finiti a parlare per oltre 20 minuti abbondanti, una conversazione che non dimenticherò mai. In quella chiacchierata infatti Kobe mi raccontò della metafora del leone: tra insetti negli occhi e moscerini su tutto il corpo un leone può essere distratto da mille cose, ma quando vede una preda egli si concentra solo su questa e non permette che niente si frapponga tra lui e il suo obiettivo. Se ti fai distrarre dalle cose attorno a te, vuol dire che non sei concentrato abbastanza e che non le vuoi realmente”. E Thomas sembrerebbe proprio aver inteso alla perfezione ciò che gli ha detto Bryant, perché nonostante le dimensioni sta dimostrando di avere quella giusta fame e soprattutto quel giusto cuore che solo i grandi hanno…