Le parole di Schroder, Teague e Bazemore: cala il sipario sulla stagione degli Hawks
Il più sfrontato, il più coraggioso e il più audace degli Hawks. Denns Schroder è il primo a parlare dopo il secondo 4-0 consecutivo per mano dei Cavs. Sulla sua prestazione il tedesco dice: “Ho solo cercato di essere aggressivo e nell’ultimo possesso ho penetrato con la speranza venisse fischiato un fallo. Non è stato così e non possiamo più tornare indietro. Bisogna continuare a vivere“. Probabilmente l’uomo sbagliato nel momento più delicato della gara. Sì l’uomo più in ritmo ma anche quello con un bagaglio tecnico minore rispetto agli altri giocatori in campo.
Alla domanda sul cosa sia mancato e cosa poteva essere necessario in questa postseason degli Hawks, Teague dice la sua: “Probabilmente size [dimensioni, peso inteso in termini cestistici]. Provo ad indovinare… Più punti? Non lo so“. Sembra spaesato Teague dopo aver giocato una discreta gara 1, una mediocre gara 2 e dopo essere scomparso letteralmente nei due atti giocati davanti al pubblico di casa. “E’ difficile da spiegare, perché è il nostro modo di giocare e un grande giocatore deve adattarsi“, ha detto Teague quando gli viene chiesto se Atlanta non ha avuto nessuno da mettere contro questo LeBron James.
“(LeBron) è un giocatore speciale. La sua capacità di passaggio e la sensazione di sapere fin da subito cosa succederà lo rendono così“, ha detto invece Kent Bazemore. “La gente vede quanto grande sia, ma non credo riesca a capire fino in fondo cosa sia per il Gioco. Per essere in grado di passare la palla come lo fa lui per mettere in ritmo i compagni di squadra e consentirgli tiri da 3 come quelli presi in questa serie, devi essere per forza speciale“.