LeBron James sempre più nella storia: superato Kobe Bryant nella classifica degli scorer all-time
Stanotte si è scritto un pezzo di storia del basket NBA al Wells Fargo Center di Philadelphia. Non tanto in termini di risultato, con i Sixers capaci di infliggere ai Los Angeles Lakers, leader nella Western Conference, la 10° L stagionale (91-108). Quanto in termini di libro dei record, all-time scoring list per la precisione.
A LeBron James bastavano 17 punti per raggiungere la 3° posizione, occupata da Kobe Bryant (33.643). The King ne ha messi a referto 29 (con 8 assist e 7 rimbalzi), portandosi quindi a 33.655, 12 in più di uno dei simboli più importanti della franchigia giallo-viola e della Lega tutta. Davanti al nativo di Akron, adesso, soltanto Karl Malone (36.928) e Kareem Abdul-Jabbar (38.387).
Il canestro della storia è arrivato a 7’23” dalla fine del terzo quarto, sul +22 per Philadelphia. Subito dopo, al momento del time-out, tutto il pubblico del Wells Fargo Center s’è alzato in piedi per rivolgere la standing ovation a LeBron, il quale ha ringraziato sentitamente, quasi commosso. “Sono davvero contento di essere considerato un giocatore dello stesso livello di Kobe, per me è una soddisfazione enorme” – ha sottolineato a caldo James – “E’ tutto così surreale, incredibile; non dovrebbe avere senso eppure sta succedendo. Kobe ha ben due magliette appese in alto nello Staples Center, è pazzesco“.
“Per farla breve, ho raggiunto questo traguardo in maglia Lakers qui, a Philadelphia, dove lui è nato” – aggiunge LeBron – “Ho incontrato per la prima volta Kobe in un All-Star Game, dove mi regalò le sue scarpe. Ripeto, tutto ciò non ha senso, ma semplicemente il destino fa capitare certe cose nella tua vita. Io credo che, quando vivi nel modo giusto e quando dai tutto in ogni cosa che fai, le cose vengono naturalmente“.
“Kobe è una leggenda, è chiaro” – continua – “Per me, far parte dello stesso discorso con i più grandi è un qualcosa che significa tantissimo. Sono cresciuto idolatrando Michael Jordan e Kobe, tutti questi ragazzi, prendendo ispirazione dal loro modo di giocare, di lavorare, dalle loro storie. Per me, bambino nato ad Akron, Ohio, tutto ciò mi da una soddisfazione enorme“.
Il #23 parla poi nello specifico della statistica dei punti realizzati: “Non so, questo aspetto non è che voglia dire molto in fin dei conti. Quello che più mi sta a cuore è di essere un giocatore il più completo possibile. A me interessa avere successo sul campo e di riuscire a contribuire alle fortune della franchigia con la quale gioco, come fatto con le precedenti e come spero di fare con quella attuale“.