Lamar Odom, i nuovi problemi e l'aiuto di Darryl Strawberry
Ci ha fatto balzare sulla sedia quando giocava e insegnava pallacanestro, ci ha fatto temere per la sua vita quando quella notte d’ottobre ci stava per lasciare, ci ha fatto ben sperare quando lo abbiamo rivisto in piedi e ci ha fatto dannare all’ennesimo episodio di eccesso. La questione della dipendenza (da qualsiasi cosa, che siano stupefacenti o alcool) non riesce ad andar via dalla vita di Lamar Odom, come se fosse qualcosa di imprescindibile, che va al di là della sua salute. L’unica ancora di salvataggio resta la famiglia, fondamentale in questi ultimi giorni. La sua ultima istantanea era una foto che lo ritraeva mentre comprava alcolici in un bar all’aeroporto di Los Angeles, prima di salire (ed essere poi cacciato) sul volo che lo avrebbe portato a New York City: l’alcool aveva avuto il solito effetto, quello dell’eccesso. Aveva vomitato ancor prima di partire e le hostess lo avevano accuratamente accompagnato fuori dall’aeroplano. Oggi, invece, abbiamo una nuova istantanea, quella che prova a farci sorridere, nonostante Lamar Odom sembri un caso quasi irrecuperabile. E’ intervenuta la famiglia, la sua numerosa famiglia per riuscire a fargli capire quanto importante sia la vita. E’ stato “avvistato” in compagnia dei suoi familiari a New York, in quella che si può definire una passeggiata salutare.
Secondo quanto riporta Us Weekly, c’erano i suoi figli, molti dei suoi cugini, sua zia, la sua non-ex moglie Kardashian e Liza Morales. Tra i tanti cugini presenti, ce n’è uno particolare, per certi versi fondamentale in questa storia così contorta. Questo ragazzo ha partecipato ad un programma di recupero per aiutare un altro ex atleta con problemi di dipendenza come Darryl Strawberry, ex Mets, Dodgers, Yankees e Giants. C’era anche Darryl a quella passeggiata, anche se virtualmente: era collegato via Skype per cercare di convincere Odom a combattere sul serio, per spronare l’ex campione NBA a crederci davvero in un recupero possibile. Tra le richieste di Strawberry c’era anche quella di prendere un volo per St. Cloud (Florida) e iniziare lo stesso programma di recupero che sostanzialmente salvò l’ex giocatore di baseball. Che la famiglia, i cugini, Strawberry aiutino un ragazzo che ne ha tanto bisogno.