Lakers fuori dai playoff: le dichiarazioni di Davis, Westbrook, Vogel e Anthony
La disastrosa stagione dei Los Angeles Lakers si è conclusa con la mancata qualificazione non solo ai playoff ma anche al torneo play-in per provare l’accesso nelle ultime due posizioni disponibili. I gialloviola, considerati una contender per il titolo a inizio stagione dopo una campagna acquisti importante la scorsa estate che aveva portato a Los Angeles giocatori di spessore come Russell Westbrook e Carmelo Anthony, a tre giornate dalla fine della regular season si trovano in undicesima posizione con un misero record di 31 vittorie e 48 sconfitte, e con la sconfitta subita nella notte per mano dei lanciatissimi Phoenix Suns non riusciranno matematicamente a superare i San Antonio Spurs, attualmente decimi.
Tanta la delusione nella parole dopo la sirena finale di diversi elementi della squadra losangelina: “Siamo molto dispiaciuti” – commenta il coach Frank Vogel – “Abbiamo deluso i nostri tifosi e la famiglia Buss che ci hanno sostenuto fin dall’inizio, e non abbiamo centrato gli obiettivi stagionali”.
Uno dei più delusi fra i giocatori è ovviamente Carmelo Anthony, che da nono miglior marcatore nella storia NBA a quasi 38 anni è consapevole di aver fallito forse la più grande chance della sua carriera per mettere in bacheca il suo primo anello: “Avevamo i mezzi per fare molto bene, dovevamo fare molto di più. Non ci sono scuse, abbiamo fallito”.
Fra gli elementi più criticati da media e tifosi e individuato come uno dei principali responsabili della debacle c’è Russell Westbrook. L’mvp della stagione 2016-2017 e leader all-time per triple-doppie in carriera ha deluso molto le aspettative al punto che, nel periodo più difficile della stagione, coach Vogel iniziò anche a limitarne molto l’utilizzo lasciandolo in panchina nei momenti cruciali di diverse partite: “Certo, siamo tutti delusi per come è andata a finire, ma io spero che avremo l’occasione di riscattarci il prossimo anno. Il mio desiderio è quello di restare qui e di provare a vincere con questa squadra anche per la prossima stagione”.
Anthony Davis ha invece ribadito la sua convinzione che la causa primaria del fallimento della squadra sia da ricondurre ai numerosissimi infortuni riscontrati durante la stagione: “Avevamo le carte in regola per arrivare fino in fondo, ma gli infortuni ci hanno penalizzato moltissimo. Anche se abbiamo perso qualche partita insieme sono convinto che io, LeBron e Westbrook siamo tre giocatori molto forti, ma che abbiamo avuto troppo poco tempo a disposizione per dimostrare il nostro valore. Non è facile competere in questa Lega quando i tre giocatori migliori di una squadra non riescono quasi mai a giocare insieme”. Il Big Three composto da James, AD e Westbrook è sceso in campo da inizio stagione appena 21 volte, vincendo in 11 occasioni.