LAC@SAS, gara-6: Clippers irriducibili sbancano l'AT&T Center, non basta lo show di Beli
LOS ANGELES CLIPPERS @ SAN ANTONIO SPURS 102-96
Siamo stati accontentati: volevamo gara-7 e gara-7 sarà. Magari ci aspettavamo che almeno dopo gara-4, il fattore campo venisse rispettato, ma così probabilmente non ci saremmo potuti rendere conto né della grandezza di Leonard e Duncan, né di un carattere leonino mai visto dai Clippers. Così, il tutto per tutto adesso ce lo si gioca nella notte tra sabato e domenica, allo Staples Center di Los Angeles.
Immediatamente gli ospiti cominciano la partita concentrati e aggressivi: Paul ruba a Parker e vola in contropiede; è scontato l’alley-oop con l’accorrente DeAndre Jordan (9-6). I Clippers girano bene in attacco, riesce tutto ai ragazzi di Rivers: sempre CP3 chiama il solito schema (la doppia uscita dai blocchi, ndr) ma si sa che chi viene premiato è sempre JJ Redick, che piazza la tripla del 22-14 a 4’ dalla fine del primo periodo. Gli Spurs approfittano di un passaggio a vuoto degli avversari e chiudono il quarto in parità a quota 25.
Nel secondo, Belinelli comincia a scaldare l’AT&T Center: quattro triple a bersaglio, di cui due consecutive, mandano San Antonio sul 32-41, ma sul finire di periodo ci pensa Barnes a rimettere le cose a posto sempre dall’arco con la tripla del 47-47. Il primo tempo si chiude ancora in perfetto equilibrio (51-51).
Al rientro dagli spogliatoi, Griffin prende il comando delle operazioni: dieci punti nel terzo quarto, e i Clippers fanno le prime prove di allungo. Chi è meno d’accordo, però, è sempre Belinelli, che tira da oltre 8 metri la tripla che vale il 66-61. San Antonio non ne vuole sapere di lasciar andare i losangelini e quando mancano 70’’ alla penultima sirena, il tap-out di Splitter mette in ritmo Mills che dall’arco impatta a quota 70. I Clippers comunque chiudono in vantaggio, con la grande palla di Paul per Davis che schiaccia il +4 degli ospiti.
L’ultimo periodo non inizia nel migliore dei modi per i californiani che perdono proprio Big Baby per una brutta distorsione alla caviglia sinistra. Così, Chris Paul si mette in proprio: cinque punti consecutivi, 85-78, a 7’ dalla sirena. Duncan riporta i suoi a soli tre punti di distanza, ma dall’altro lato il consegnato e blocco di Griffin per Redick permette al prodotto di Duke di mandare i suoi sul +6 (92-86), con tre minuti e mezzo da giocare. Belinelli proprio non ne vuole sapere di andare a gara-7 e trova nell’ultimo minuto la tripla del 96-93. Dall’altro lato Chris Paul sfida e batte la difesa avversaria a centro area per ridare due possessi di vantaggio ai Clippers. E’ quasi fatta, come certificano le lacrime di Ballmer, se non fosse che Belinelli (ma va?) imbeccato in 6’’ da Mills, spara ancora di pura adrenalina dall’arco e trova di nuovo il fondo della retina. Con 15’’ sul cronometro, il punteggio è di 98-96. In lunetta ci va Jamal Crawford, che non ha né problemi di emozione, né dalla lunetta; la tripla del possibile -1 è nelle mani di Beli, ma stavolta solo ferro: i Clippers sbancano ancora San Antonio e riportano la serie a Los Angeles. Grandissima serata per il nostro Marco, come avrete capito, con 23 punti e 7-11 da tre in uscita dalla panchina in 22’ minuti giocati.
LOS ANGELES CLIPPERS: Barnes 8, Griffin 26 (12 reb), Jordan 15 (14 reb), Redick 19, Paul 19 (15 ast), Davis 2, Crawford 10, Rivers 3, Hawes, Jones, Turkoglu.
SAN ANTONIO SPURS: Leonard 12, Duncan 12 (13 reb), Splitter 9 (10 reb), Green 7, Parker 8, Diaw 17, Ginobili 3, Mills 5, Belinelli 23, Bonner.