LAC@HOU, le ultimissime prima di gara-5
E’ già Win-or-go-home per i Rockets, che stanotte al Toyota Center si giocano la stagione contro dei Clippers mai così solidi. La serie, al momento sul 3-1, è pienamente in controllo dei californiani, che sanno di poter giocarsi un match-point allo Staples, nella peggiore delle ipotesi. Inoltre, nel 96,4% dei casi, chi è sul 3-1 non perde la serie. Ce la farà Houston nell’impresa?
HOUSTON ROCKETS – La squadra è nervosa, perché vede sempre di più allontanarsi la possibilità di giocare anche nel mese di giugno. I passaggi a vuoto di Howard e Harden sono sintomatici di una poca serenità nell’ambiente. Sarà importante, dunque, saper sfruttare il fattore campo per riaprire il discorso finali di conference. A questo, si aggiunga che le contromisure adottate da McHale per limitare l’offensiva dei californiani, non stanno ottenendo l’effetto sperato e, per giunta, non piacciono nemmeno agli stessi interpreti in campo. Su tutte, l’Hack-a-Jordan, il fallo sistematico sul centro, per sfruttarne le sue difficoltà dalla lunetta. Dopo gara-4, che ha visto il 6 dei Clippers trasformare 14 liberi sui 34 tentati, Harden si è espresso così: “Personalmente, non mi piace, ma ogni coach ha la propria filosofia di gioco”. McHale, invece, ha spiegato: “Stiamo provando a giocare un po’ più sporco, per provare a non metterli in ritmo”. Insomma, il tutto lascia intendere che rivedremo di nuovo il fallo sistematico stanotte.
LOS ANGELES CLIPPERS – La squadra di Doc Rivers si sta coccolando il figlio del coach, che non smette di stupire. Il giovane Austin, infatti, sta viaggiando a cifre straordinarie e non sta accusando minimamente la pressione dei Playoffs. Questo ha permesso a Doc di rodare per bene Chris Paul, che stanotte potrebbe avere un minutaggio più elevato. Cosa che i Clippers possono permettersi, visto la straripante tenuta atletica che stanno dimostrando, oltre alla solidità psicologica che non avevano mai avuto. Nemmeno quando gli avversari hanno provato a innervosirli. “E’ assurdo tirare 28 liberi in un tempo. Non ho mai visto o provato nulla di simile” ha detto Griffin nel dopo partita. “E’ una cosa demoralizzante essere avanti di sei punti e la squadra avversaria ti manda 28 volte in lunetta”. Ma il clima è sereno, i giocatori sanno di poter fare la storia: se stanotte i Clippers chiudono la serie, accederanno per la prima volta nella loro storia alle finali di conference.