LAC@HOU, gara-7: in finale ci vanno i Rockets! Clippers mai in partita
LOS ANGELES CLIPPERS @ HOUSTON ROCKETS 100-113
Sempre in vantaggio nella serie, mai nella partita che conta. E così, una squadra che sembrava predestinata, i Los Angeles Clippers, se ne torna a casa con la coda fra le gambe, fra mille pensieri bui dell’ennesima occasione persa. Ottimi i Rockets, invece, ad essere pronti a sfruttare i passaggi a vuoto degli avversari e non metterli mai in partita in questa decisiva gara-7.
McHale conferma Smith in quintetto e Houston parte subito alla grande. I primi a mettersi in ritmo sono Ariza e Redick, che con due triple dagli angoli accendono la gara. Le difese sono un po’ molli e, in generale, i giocatori appaiono mentalmente scarichi dopo gli sforzi prodotti nelle precedenti partite, ma i Rockets possono contare sulla spinta del Toyota Center. Dopo 5’, infatti, Houston è avanti 7-14. I Clippers si rimettono subito in carreggiata con un contro parziale di 6-0 targato CP3 e Blake Griffin. Harden si mette in ritmo e l’attacco dei californiani stenta ad ingranare: tanti errori per Griffin e Crawford, con quest’ultimo che però riesce a firmare l’ultimo canestro del primo quarto, accorciando sul 21-28.
Los Angeles prova col tiro da tre punti nel secondo quarto, ma le mani ancora troppo fredde di Redick procurano un 1/10 dall’arco che giustifica lo svantaggio maturato. Houston va per la giugulare fin da subito e Brewer piazza la tripla del 21-36. Nella seconda metà del quarto, i Clippers provano a rimettersi in carreggiata: sempre la premiata ditta Paul e Griffin, con una tripla di Redick, per arrivare sul -8 (40-48.). Gli angeleni, però, non capitalizzano le opportunità di aggancio e lasciano campo all’iniziativa dei Rockets, che così riescono ad andare a riposo sul 46-56.
Il rientro dagli spogliatoi vede i Clippers rilanciarsi in partita, con Chris Paul che da bravo condottiero mette un solo possesso fra le squadre (57-60). Harden e Smith (con una tripla) ricacciano indietro gli avversari, sul 57-66. Poi, a scavare il solco definitivo, ci pensa il protagonista che non ti aspetti: Pablo Prigioni. L’argentino mette le mani su qualsiasi pallone: ruba, serve e manda a bersaglio una tripla decisiva. La ciliegina sulla torta ce la mette, e non potrebbe essere altrimenti, James Harden, con uno step-back che quasi alla sirena inchioda i Clippers sul -17 (68-85).
Il quarto periodo sembra una formalità, ma i Rockets commettono l’errore di provare a gestire la partita senza attaccare, facendo solo andare avanti il cronometro. Così, a 2’ dalla fine, i Clippers riescono a rimettersi sul 94-103. I tiri che ridarebbero vita a questa gara-7 non entrano: Ariza, invece, corona la sua prestazione con la tripla che spazza via le residue speranze dei ragazzi di Rivers, per il 96-107 con un minuto da giocare.
LOS ANGELES CLIPPERS: Barnes, Griffin 27 (11 reb), Jordan 16 (17 reb), Redick 10, Paul 26 (10 ast), Crawford 17, Rivers 2, Davis 2, Hawes, Jones, Hudson.
HOUSTON ROCKETS: Ariza 22, Smith 15, Howard 16 (15 reb), Harden 31, Terry 4, Jones 8, Prigioni 4, Brewer 11, Capela 2, Johnson, Papanikolau.