La NBA ha inviato un promemoria alle franchigie, ricordando il divieto di 'tampering'
Continua a far discutere il caso LeBron-Davis. Come ricorderete, nei giorni scorsi hanno fatto molto parlare le parole di LeBron James il quale, a precisa domanda su quale delle attuali star della Lega vorrebbe nella sua squadra, come primo della lista indicò Anthony Davis.
Questa circostanza, oltre alla solita ridda di voci, ha scatenato anche la reazione di alcune franchigie NBA, appartenenti ai mercati più piccoli: “Oggi è un problema di New Orleans, domani sarà un problema di un’altra franchigia con un’altro giocatore. Per i mercati più piccoli e i loro giocatori il mercato è sempre aperto“, ha commentato il GM di una franchigia della Eastern Conference.
Nella mattinata di oggi, ESPN ha ottenuto un promemoria inviato dalla NBA a tutte le franchigie, riguardante proprio la pratica del ‘tampering‘, ovvero le ‘dichiarazioni d’interesse’ su giocatori appartenenti ad altre franchigie. “Squadre, dirigenti e giocatori devono rispettare i contratti in essere. Ogni condotta che comporti interferenza tra le relazioni previste da un contratto di lavoro è da considerarsi proibita“, si legge nel documento.
“Tale principio è di particolare importanza, in un’epoca in cui ogni considerazione sulle scelte professionali di un atleta riceve instantanea esposizione e diffusione mediatica” – prosegue – “Le squadre sono richiamate a concentrare i propri sforzi sulla stagione in corso, e sui giocatori attualmente sotto contratto, senza spendere risorse e tempo nel creare e montare speculazioni sulle eventuali nuove destinazioni di qualunque giocatore al termine del proprio contratto“.