LA LAVAGNA - Pacers, il ritorno di George e della 'Zipper Post-Up'
Il recupero in tempi record di Paul George dal brutto infortunio alla gamba occorsogli l’estate scorsa, costituisce una duplice buona notizia per Frank Vogel. Da un lato, il ritorno del venticinquenne da Fresno State restituisce imprevedibilità ad un attacco a tratti asfittico, come quello dei Pacers di questa complessa stagione; dall’altro consente all’head coach di Indiana di rispolverare dal proprio playbook un gioco che, giocoforza, era stato costretto ad accantonare o, quanto meno, a derogare dal suo modello originario: la ‘Zipper Post-Up’.
Si tratta di un semplice ed interessantissimo modo di sfruttare le grandi qualità in post di David West e/o Luis Scola con la ‘conditio sine qua non’ di poter disporre di un tiratore affidabile dalla media/lunga distanza. Ed è qui che entra in gioco proprio Paul George. Che, nella ‘Zipper Post-Up’ pura va, in fase di inizio dell’azione, a posizionarsi accanto al giocatore in post. Salvo, poi, spostarsi in punta fingendosi pronto ad un consegnato da parte del playmaker che, invece, serve West libero dal raddoppio. A questo punto, George opera il ‘curl’ necessario per portarsi fronte a canestro, con un angolo di tiro relativamente comodo: servito col giusto timing, il piazzato ha ragionevoli probabilitià di successo.
Con la variante, inoltre, di un possibile gioco a due tra i lunghi in campo (ed in questo caso le vastamente sottovalutate capacità di passatore di Scola tornano molto utili), con il centro liberato ad una agevole conclusione piedi per terra dalla lunetta.
Vogel ha di che sorridere: in ottica playoff ha a disposizione certamente un’arma in più. Anzi, due.