La Free Agency 2019 nel mirino della NBA e di Adam Silver
Come accennato negli ultimi giorni, la NBA ha drizzato le antenne dopo quanto successo nella Free Agency 2019, e in particolare alla gran massa di accordi divenuti ufficiali nelle primissime ore, in alcuni casi (emblematico quello di Kevin Durant con i Brooklyn Nets) anche prima.
Secondo quanto riportano Zach Lowe e Brian Windhorst, di ESPN, il commissioner Adam Silver e la NBA hanno avviato delle indagini riguardo alle operazioni legate alla Free Agency di quest’anno, di certo la più folle e sorprendente di sempre.
Al momento, sempre secondo i due giornalisti, non ci sarebbe un obiettivo preciso delle indagini, quanto piuttosto accertare che non siano avvenute violazioni del regolamento NBA, il quale vieta che i giocatori e lo staff delle varie franchigie entrino in contatto e lavorino riguardo a eventuali scambi o accordi prima che il mercato sia ufficialmente aperto.
E’ estremamente difficile per la NBA controllare le comunicazioni tra franchigie e giocatori e, soprattutto, tra giocatori (come accaduto durante il recruiting di Kawhi Leonard che, prima di contattare Paul George, aveva già avuto contatti con altre star); senza dimenticare che, in proposito, lo stesso Silver aveva spiegato come la Lega, nel caso, non aveva intenzione di punire i giocatori.
Alla fine, dicono ancora Lowe e Windhorst, è altamente probabile che la NBA si limiti ad intervenire sul regolamento, andando a modificare il sistema della free agency in modo da evitare in futuro altri disguidi o situazioni simili.