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La corsa all'oro nel Far West

La famigerata corsa all’oro si svolge, come di consueto, nel selvaggio West, dove tutti farebbero di tutto per aggiudicarsi un pezzo del metallo più prezioso. No, non siamo in un film western di Sergio Leone e il protagonista non è Clint Eastwood, ma poco ci manca. Stiamo parlando della stretch run che ci porterà, il 16 aprile, a spalancare le porte di uno degli spettacoli sportivi più belli: i playoff NBA. Chi riuscirà a guadagnarsi una piccola fetta di quel paradiso chiamato post-season? La guerra è aperta ed è senza esclusioni di colpi, cestisticamente parlando. La situazione, dando un’occhiata più approfondita a record e calendario da qui alla fine, è più caotica di quanto sembri: il primo posto non è così scontato, visti i due scontri diretti tra le prime della classe in 3 giorni, così come non è per nulla definito in che modo Grizzlies, TrailBlazers, Mavericks, Jazz o forse Rockets si divideranno gli ultimi 3 posti (#5 – #8) disponibili per giocare un nuovo tipo di basket, un nuovo campionato.

1st feed: Golden State Warriors vs San Antonio Spurs – Se guardassimo solo i numeri degli incredibili Warriors, ci renderemmo subito conto di un campionato totalmente in discesa, un dominio incontrastato che non conosce rivali, che punta solo all’eccellenza della pallacanestro dopo aver macinato quasi tutti i record NBA. Ma amiamo la palla a spicchi per questo motivo: sa di non essere mai banale. A 5/6 partite dal traguardo, quegli stessi incredibili Warriors devono guardarsi alle spalle perchè a 4.5 GB ci sono gli intramontabili San Antonio Spurs. La prima vanta un maestoso 69-8, la seconda un sontuoso 64-12 con 39 partite vinte in casa su altrettante gare giocate. La disputa tra le due sarebbe scontata, perchè con quel distacco e con così poche partite da giocare il gap sembra irriducibile. La stordente casualità del calendario ha voluto che le prime due della classe si affrontassero ben 2 volte nelle ultime partite: Warriors e Spurs si affronteranno prima in Texas la notte del 7 aprile e appena 72 ore dopo in California, nelle mura non più impenetrabili della Oracle Arena. La distanza, in casa di vittoria Spurs, potrebbe ridursi ancora di più ma le partite che faranno la differenza sono le altre 3/4 che affronteranno le dirette interessate. Golden State ospiterà i Timberwolves prima di ospitare gli Spurs, mentre successivamente volerà in Tennessee per battagliare contro i Grizzlies – in caduta libera – prima di ripartire alla volta dell’AT&T Center di San Antonio, dove probabilmente si deciderà chi sarà la regina della WC. I Warriors chiuderanno la regular season in casa, ancora contro Memphis. Un percorso sicuramente più insidioso – e lungo – spetterà agli Spurs che, in ordine, giocheranno: @Utah, @GSW, @Denver in back-to-back, vs GSW, vs OKC prima di chiudere @Dallas. Se in questi lunghissimi anni abbiamo imparato a conoscere Popovich, sappiamo che in qualche partita – specie quelle prima dei Warriors – farà riposare i big, anche per testare la prontezza fisica delle sue riserve di lusso (West, Ginobili). La corsa al primo posto, scontata o meno, sarà emozionante comunque vada.

From 5th feed to 8th feed (and beyond) – Le squadre coinvolte nella corsa disperata al miglior piazzamento e all’ultimo posto disponibile sono tante e le loro sorti si intrecciano come nei film di Michel Gondry. Staccate da OKC (terza) e Clippers (quarta), il blocco composto da Grizzlies (41-36), Trail Blazers (41-37), Mavericks (39-38), Jazz (39-38) e Rockets (38-39) si giocheranno tutto ciò che hanno per raggiungere l’isola dei Playoff. Non tutti arrivano bene a questo momento cruciale: Memphis, ad esempio, è reduce da 6 sconfitte consecutive e ha perso 8 delle ultime 10 gare. D’altro canto, però, c’è chi arriva in crescendo: Dallas, al momento settima, viene da 4 vittorie consecutive, così come i Jazz restano abbarbicati all’ultimo posto disponibile grazie ad una striscia di 7 vittorie nelle ultime 10 gare. Anche qui, come nel caso delle prime due della West Coast, il calendario sarà decisivo e pieno zeppo di scontri diretti. Cominciamo con Memphis che staziona al quinto posto e uno scontro diretto da giocare sul campo dei Mavericks e ben 3 partite sulle rimanenti 4 con squadre che hanno un record migliore: vs Chicago, @Dallas, vs GSW, @Clippers e @GSW. Se sommiamo le attuali condizioni fisiche e mentali della squadra a questo tipo di calendario, non ci sorprenderemmo più di tanto se vedessimo Memphis scendere di qualche gradino. Immediatamente dopo arrivano gli inaspettati Portland Trail Blazers che hanno 4 gare sicuramente più abbordabili, con il vantaggio di giocarne 3 al Moda Center: @Sacramento, vs OKC, vs Minnesota e vs Denver. Se escludiamo i Thunder, gara tutte alla portata del probabile COTY Terry Stotts. Ma, riprendendo le parole del leader Damian Lillard, nulla va dato per scontato e bisogna guadagnarsi il diritto di restare in campo fino alla fine. I Dallas Mavericks dell’eclettico Mark Cuban, invece, sono costretti a seguire una rotta totalmente differente rispetto ai Trail Blazers perchè il loro percorso da qui alla fine prevede 3 scontri diretti decisivi e 2 partite molto complesse: vs Houston, vs Memphis, @Clippers, @Utah e vs San Antonio. Non avere a disposizione un playmaker importante come Williams peserà su questo finale di stagione regolare, anche se Barea (player of the week) non sta facendo rimpiangere l’ex Nets. Dallas ha lo stesso record dei più che sorprendenti Utah Jazz, che rivedono la zona Playoff dopo tanto, forse troppo tempo. Sono ottavi e con 5 partita da giocare, di cui 3 tra le mura amiche e 2 on the road, con un solo scontro diretto: vs San Antonio, vs Clippers, @Denver, vs Dallas e @Lakers. Gare sulla carte non semplicissime ma le più importanti si giocheranno a Salt Lake City, dove i Jazz hanno vinto 24 delle 38 partite giocate. L’ultima in corsa, a 1 GB di distanza dai Mormoni dello Utah, sono i Rockets del ritrovato James Harden. Valutare la loro stagione non è affatto facile, soprattutto se cambi sistema di gioco in corsa e le tue stelle non ti assicurano un rendimento costante. 5 finali da qui alla fine, 3 al Toyota Center e 2 fuori casa: @Dallas, vs Phoenix, vs Lakers, @Minnesota e vs Sacramento. Houston potrebbe vincerle tutte e, a differenza delle altre sopra citate, potrebbe non bastare.

Questo il quadro generale, fatto di scontri diretti, di match chiave in ottica miglior piazzamento in griglia ma anche raggiungimento della post-season. Una stagione che si riassume in una stretch run dal risultato mai scontato, proprio come richiede la natura del Gioco. Vi abbiamo preparato, godetevela insieme a noi.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone