La commovente lettera d'addio di Anderson Varejao
Il giorno dopo essere stato ceduto a Portland e successivamente tagliato dalla franchigia dell’Oregon, “The wild thing” ha voluto scrivere una lettera per ringraziare la sua ex squadra e i suoi ex tifosi:
«Cari tifosi Cavs di tutto il Mondo,
negli ultimi 12 anni ho avuto l’onore di rappresentare la città di Cleveland ed i Cavaliers, e per questo sarò sempre grato. Arrivare dalla Spagna all’età di 21 anni è stato difficile, ma dal momento in cui ho indossato la canotta dei Cavs e messo il mio primo piede in campo, mi sono sentito a casa.
Ci sono state stagioni in cui abbiamo fatto bene insieme, e stagioni in cui abbiamo fallito assieme. Abbiamo giocato i playoff, abbiamo giocato per vincere la NBA. Durante le ultime 12 stagioni ci sono stati molti alti e bassi, ma nonostante ciò che diceva il campo una cosa non è mai cambiata… Il supporto incondizionato da tutti voi, i tifosi.
Sia che fosse dalla TV, ascoltando la radio, o dal più alto settore dell’arena, abbiamo sempre sentito la vostra energia e il vostro tifo. I tifosi Cavs sono semplicemente i migliori.
Non c’è niente come camminare per le strade in un giorno di freddo polare e sentire i tifosi che urlano il tuo nome, poi fermarsi e parlarci assieme. Non c’è niente come guardare tra la folla e vedere più di 20 mila persone indossare la parrucca uguale ai tuoi capelli. E’ una sensazione che custodirò per il resto della mia vita e non dimenticherò mai.
Cleveland, in una maniera simile al Brasile, ha un posto molto speciale nel mio cuore, ed è parte di me. Considero ognuno all’interno della organizzazione dei Cavs come una famiglia – dai proprietari, al front office, tutti gli allenatori che ho avuto nell’arco degli anni, e ogni singolo impiegato – grazie.
La città di Cleveland è veramente un posto speciale.
Ho visto molti giocatori e allenatori arrivare ed andare, ma più di tutto ho sempre saputo che Cleveland è la città dove avrei voluto ritirarmi. Ma la vita non sempre va come vorresti e il detto “questo è prima di tutto un business” è sfortunatamente vero.
Con questa lettera, quindi, vi dico addio. Ma molto più importante, vi dico grazie. Grazie per il vostro supporto. Grazie per essere venuti ogni notte indipendentemente dal fatto che vincessimo o perdessimo. E grazie per avermi regalato i migliori 12 anni della mia vita.
Casa è dove il tuo cuore è, e il mio cuore sarà sempre a Cleveland.»