Kobe Bryant: "MJ e Iverson gli avversari peggiori. I Warriors di oggi non vincerebbero contro me e Shaq"
Il traguardo è lì all’orizzonte, ma la leadership di Kobe Bryant, 19 anni tutti col gialloviola dei Lakers a cavallo di un sogno che gli ha anche regalato 5 titoli, è ancora più viva che mai. Queste le parole che il Mamba ha rilasciato all’emittente americana TNT, intervistato sui punti più importanti della sua vita cestistica; dal rapporto con Shaq alle rivalità con Jordan e i Celtics.
Cosa cambieresti del tuo passato se avessi la possibilità di farlo?
Avrei parlato con Shaq molto prima che le cose finissero male. Non ci sono più problemi: i ricordi bellissimi delle nostre vittorie creano una specie di legame che va oltre quello che è successo, e poi arriva la maturità: con l’età si cambia e si mettono da parte le discussioni. Quando Jackson è tornato e mi ha detto che mi avrebbe aiutato a vincere un altro titolo, io ho detto: “coach, le persone fanno errori, andiamo avanti”.
La Golden State attuale potrebbe battere i tuoi Lakers del three-peat?
No, e il motivo è Shaquille O’Neal. Puoi farlo correre quanto vuoi, giocare small-ball, ma non riuscirai mai a batterlo così. Era troppo grosso, troppo forte, troppo capace di dettare il ritmo della partita.
Hai vinto 5 titoli: c’è una classifica speciale per le tue vittorie?
La risposta standard dovrebbe essere “non posso farla”, perché sono tutti speciali, ma non è vero. Il più bello è stato quello contro Boston nel 2010, perché abbiamo battuto 3 sicuri Hall of Famers dopo essere stati sotto 3-2 nella serie, avevamo perso due anni prima, avevo un dito rotto, c’era una rivalità pazzesca.
Cosa ti mancherà di più del basket?
La sfida di estrapolare il meglio dai miei compagni di squadra, le relazioni che ho allacciato con loro, vedere i loro cambiamenti dal training-camp fino alle Finals, dove hanno sempre dato le loro versioni migliori.
Cosa diresti oggi al Kobe diciannovenne?
Concentrati sulla natura umana. Se non capisci il modo in cui relazionarti con gli altri, non riuscirai mai a vincere un anello.
Quali sono i giocatori più competitivi che hai affrontato?
Michael Jordan e Allen Iverson. MJ era implacabile su entrambi i lati del campo. Iverson era uguale: dalla palla alla due al fischio finale, andava sempre, sempre, sempre al massimo. Ti metteva sempre in difficoltà.
Chi è stato il vero Kobe-stopper?
Quello con cui ho avuto più problemi è stato Tony Allen, ma anche Bruce Bowen e Raja Bell erano grandissimi difensori.
Cosa faresti se diventassi commissioner per un giorno?
Tornerei a vietare la difesa a zona, come una volta. Non sono un fan delle difese a zona perché penso che nascondano i giocatori, sono una specie di scorciatoia, e per questo si vedono adesso molti più giocatori poco dotati difensivamente perché si possono nascondere. Una volta, invece, tutti dovevano saper difendere.