Kobe Bryant: "Avrei voluto giocare in Europa, ma il mio corpo non me lo permette"
Dopo 20 anni di carriera Kobe Bryant sta per lasciare il mondo del basket giocato e lo sta facendo da leggenda. In tutti i palazzetti si sentono cori per il Black Mamba, meno in quelli europei che magari avrebbero voluto vederlo giocare nel proprio continente. Kobe si è raccontato in una conference call con i giornalisti di tutto il mondo parlando di tutti gli argomenti che lo hanno reso un esempio per i giocatori attuali e si spera per quelli futuri.
“Non mi interessa essere considerato uno dei migliori di sempre, mi importa sapere come ho influenzato in questi 20 anni il modo di giocare in NBA e come questo potrà influenzare i giovani giocatori che arriveranno in NBA. Così voglio essere ricordato.”
Il nuovo Bryant pre-ritiro è emozionato, parla di spirito di squadra e di come viene accolto ovunque giochi: “Quello che sta accadendo nelle ultime partite mi riempie di gioia, perchè vuole dire che ho lasciato qualcosa di buono nel cuore di tutti i tifosi della pallacanestro. Dopo 20 anni è bello poter dire grazie a tutti e ricevere in cambio solo applausi.” Come tutti i grandi giocatori, Kobe ha solo un rimpianto: “Mi sarebbe piaciuto giocare in Europa, ma il mio corpo proprio non me lo permette, devo accettarlo.”
Sicuramente i Lakers non potranno dargli la soddisfazione di vincere un ultimo titolo, ma il Black Mamba può ancora sperare negli All Star Game e nelle olimpiadi di Rio2016: ” Ho avuto tanta fortuna a giocare così tanti All Star Game, quindi sono pronto ad accettare qualsiasi decisione, positiva o negativa che sia. Rio? Vedremo, sarebbe fantastico chiudere la carriera in un palcoscenico internazionale.” “Come faranno senza di me i Lakers? E’ una franchigia vincente, sanno sempre come si vince, è parte della loro storia, bisogna solo saper fare scelte intelligenti.”
Il numero 24 parla del suo futuro post-ritiro: “Sicuramente dovrò adattarmi a quello che sarà un nuovo modo di vivere per me, non è facile vivere la vita senza aver un minimo di pressione addosso! Quello che mi porto nel cuore da questo gioco è sicuramente lo spirito del gioco, attaccamento alla maglia, saper reagire ai fallimenti e alle vittorie, l’integrazione con i compagni.”
Sulla sua ultima partita con la maglia dei Lakers: ” Non so cosa accadrà, ma il mio obiettivo è globalizzare ancora di più questo gioco, io sono nato in Italia dal punto di vista del gioco, sono un prodotto di questa globalizzazione.”
Il Black Mamba ha un nuovo obiettivo, e sicuramente riuscirà a completarlo, potete starne certi.