Knicks, Noel ha accusato il suo ex procuratore Rich Paul di avergli fatto perdere 58 milioni di dollari
Come il resto degli sport, anche l’NBA è preda di numerose agenzie di procuratori che chiedono commissioni elevate per portare i propri giocatori da una franchigia all’altra e spesso sono proprio i loro assistiti e subirne le conseguenze.
Il centro dei New York Knicks, Nerlens Noel, ha raccontato ad ESPN tutta la vicenda con il suo ex procuratore Rich Paul che l’ha rappresentato dal 2017 al 2020 dichiarando di avergli fatto una causa depositata nella contea di Dallas, Texas.
Il giocatore ha raccontato di aver conosciuto il famoso procuratore durante il compleanno di Ben Simmons nel 2017, lui gioca ai Mavs e Paul lo convince a farsi rappresentare da lui facendogli firmare un annuale da 4 milioni in una stagione al posto del quadriennale da 70 milioni propostogli da Dallas.
In questo modo sarebbe stato free agent nella stagione seguente e avrebbe potuto chiedere molto di più ma l’infortunio al pollice lo portano a firmare al minimo salariale ai Thunder nel 2018. L’accusa di Noel è quella di essere stato scaricato dall’agenzia fregandosene delle possibili offerte che sarebbero arrivate dalla free agency e di avergli fatto perdere 58 milioni di dollari.
Adesso è rappresentato da George Langberg e ha firmato un triennale da 32 milioni con i Knicks.