Knicks, Anthony: "Più che del mio futuro, mi preoccupa quello della mia famiglia"
La situazione in casa Knicks, com’è noto, è in continua evoluzione. Non è più un mistero che la franchigia newyorkese stia provando a sondare il terreno per mettere in piedi una trade che coinvolga Carmelo Anthony prima della trade deadline.
Allo stesso tempo, è risaputa la presenza, nel contratto del 32enne di Red Hook, New York, della famigerata “no trade clause“, in base alla quale, se Anthony decidesse di esercitarla, potrebbe bloccare qualsiasi trattativa che lo veda coinvolto in uscita dalla Grande Mela.
A tal proposito, in questi giorni l’ex Nuggets sta riflettendo sul da farsi, con uno sguardo privilegiato per il futuro della propria famiglia. “E’ la cosa che più ho a cuore” – sottolinea Melo – “Mio figlio si trova molto bene a New York e sta imparando cosa significhi vivere in una metropoli simile. Mia moglie lavora qui e ha le sue opportunità. Per questo motivo penso più a tutto questo insieme di cose piuttosto che a me stesso“.
“Alla fine, se sceglierò di restare oppure di andarmene da New York sarà chiaramente una mia decisione” – precisa la stella dei Knicks – “Ma devo anche valutare cosa succederebbe a mia moglie e a mio figlio se dovessi cambiare squadra. Ogni giorno sento vari rumors, ogni giorno mi accostano ad una squadra diversa. Ogni volta scrivono ‘Melo ha detto questo, Melo ha detto quest’altro’. La realtà è che Melo non ha detto proprio nulla“.