Kevin Durant e il trionfo a Rio: "Carmelo nostro leader, sono al settimo cielo"
Dopo la vittoria dell’oro olimpico con Team USA ed essere stato il top scorer e mattatore della finale vinta contro la Serbia, Kevin Durant si lascia andare ed esprime tutta la sua contentezza per il traguardo raggiunto: “E’ stato un momento fantastico. Da quando siamo insieme dal 17 luglio, tutti abbiamo desiderato di prenderci queste medaglie d’oro, è stato il nostro motivo principale. Carmelo è stato il nostro leader e noi tutti lo abbiamo seguito. Ho voluto imporre la mia volontà sulla squadra e fare il meglio che potevo, aiutare i miei compagni ed essere il miglior giocatore possibile. Il coaching staff e il team di supporto, tutta le persone che non si vedono e non sono in prima fila hanno contribuito a rendere tutto questo possibile e sarò eternamente grato per aver avuto questa opportunità. Tornare a casa come campione olimpico e lasciare Coach K con un’altra vittoria era la miglior cosa che potessimo fare. Sono semplicemente eccittato e al settimo cielo per aver avuto la chance di giocare con così tanti grandi giocatori“.
Nelle prime partite non hai tirato molto, poi nei turni ad eliminazione hai iniziato a farlo. Cosa ha fatto la differenza?
“Non ero me stesso. Il Coach mi ha mostrato dei video del 2010 e mi ha detto che voleva che fossi quel ragazzo di nuovo. Così mi sono svegliato. I miei compagni di squadra mi hanno suppotato. Ognuno mi ha incoraggiato. Ho ripreso a divertirmi e ho pensato a quando sorridevo, urlavo e mi battevo il pugno sul petto e non lo facevo da un paio di partite. Ma quando abbiamo giocato contro l’Argentina ho sentito la folla e tutto era fantastico, ho sentito l’energia dei miei compagni e del Coach, e ho semplicemente provato ad uscire fuori e ad essere chi sono veramente. Cercavo di fare qualcosa che non mi apparteneva, ma il Coach mi ha detto di essere me stesso e quando sono salito sul parquet l’ho fatto“.
Dopo le molte critiche per il passaggio ai Warriors, come hai fatto a concentrarti?
“Ho concentrato tutte le mie forze sul gioco della pallacanestro. Amo troppo questo gioco. Ho iniziato a giocarlo perché mi diverte e non permetto a nessuno di prendersi la mia gioia. Monty Williams me lo ha ripetuto ogni giorno: don’t let anybody steal my joy (non lasciare che qualcuno rubi la mia gioia). Ho concentrato tutto sul fatto che giocassi con questi grandi giocatori e Coach K, questa è stata la mia gioia. Tutto ciò che era al di fuori non l’ho calcolato“.
Quanto è stato importante per te vincere questa sera?
“Volevamo solo giocare bene. Eravamo preparati per una partita da dentro-fuori. Vincere una medaglia d’oro sapevamo fosse dura. E’ stata una grande vittoria, i ragazzi erano entusiasti nello spogliatoio. Una sensazione incredibile. Sono contento di aver raggiunto questo traguardo e sono contento che a fine giornata siamo campioni“.