Kerr: "Un premio al termine della mia stagione più difficile"
Steve Kerr, al termine di una stagione che ha consegnato ai Warriors il record di vittorie in regular season (73-9), superando il mitico primato dei Bulls 1995-96, si è visto insignito del premio di Coach of the Year, sfuggitogli lo scorso anno a vantaggio di Budenholzer. Un’annata, però, nient’affatto facile per il nativo di Beirut, operatosi due volte l’estate scorsa per risolvere dei problemi alla schiena. La riabilitazione è durata più a lungo del previsto, al punto che Kerr è tornato a sedersi sulla panchina della sua squadra solo il 22 Gennaio.
“Ci sono stati momenti nei quali ho temuto di non poter tornare e saltare tutta la stagione” – esordisce Kerr – “Sono davvero grato di essere riuscito a raggiungere questo livello nell’allenare. Questo mi ha aiutato a guarire prima. In sostanza ho fatto un atto di fede. Se avessi aspettato di essere al 100%, non avrei più allenato in questa stagione“.
“Quando sono tornato mi sono detto ‘Era ora, devo farlo’, e fortunatamente ha funzionato” – continua Kerr – “Allenare ed essere coinvolto con la squadra ha aiutato la mia riabilitazione e mi ha aiutato a migliorare sempre di più. Ma non sono ancora al massimo. Sento ancora un po’ di dolore, ma sono felice di stare con i miei ragazzi“.
“E’ stato l’anno più difficile della mia vita” – conclude il coach dei Warriors – “Mi sento incredibilmente fortunato nell’avere una famiglia incredibile e nell’esser circondato da persone meravigliose“.
Anche Bob Myers, GM di Golden State, ha preso la parola, commosso: “Non credo che voi sappiate cosa ha dovuto passare Steve quest’anno. Tu meriti questo premio. Non per le 73 vittorie. Ma per come hai svolto il tuo lavoro nonostante le tue condizioni. Nessuno può capirlo abbastanza, tranne chi va a lavorare tutti i giorni. Ammiro il tuo coraggio, ti ammiro come persona e tutta la gente che, quando ti abbiamo ingaggiato, ci diceva che avevamo preso un grande coach, ebbene avevano ragione. Ho trovato un grande amico e adoro lavorare con te tutti i giorni. Spero proprio che resterai con noi ancora per molto tempo“.