Nikola Jokic e James Harden sono arrivati nella Bolla di Orlando
Giungono novità nella notte italiana dalla ‘Bolla di Orlando’, vale a dire dall’ESPN Wide World of Sports Complex, situato all’interno del Walt Disney World Resort, dove le 22 franchigie NBA saranno chiamate a fine mese prima a completare la regular season 2019/20, interrotta prima di metà marzo scorso per l’insorgere dei primi casi di positività al COVID-19 nella Lega, per poi dar vita ai Playoff.
In Florida sono sbarcati, tra gli altri, Nikola Jokic e James Harden. La stella dei Denver Nuggets, risultato positivo nella sua Serbia al COVID-19 lo scorso 23 giugno e dichiarato guarito una settimana fa, prima di potersi allenare con i compagni dovrà sottoporsi a specifici test fisici.
Parlando con i giornalisti, Jokic ha raccontato la sua storia: “È stato tutto molto strano, anche perché mi sentivo bene come sempre. Perciò sono rimasto alquanto sorpreso quando mi hanno detto che ero positivo, anche perché avevo avuto una giornata normale, allenandomi come sempre. La cosa che ho fatto dopo è stata chiamare tutti; mi hanno detto che andava tutto bene e che la mia salute era la cosa più importante“.
Su quelle che potranno essere le sue condizioni al rientro in campo, Jokic fa spallucce: “Come sarà la mia ripartenza? Non lo so, sinceramente. Sono soltanto felice di essere qui e di essermi ricongiunto con i miei compagni. Forse sorprenderò tutti, forse non giocherò granché bene. Vedremo“.
Anche James Harden, come detto più su, è arrivato ad Orlando, con un ritardo di circa cinque giorni rispetto al resto degli Houston Rockets, ad eccezione di Russell Westbrook, che giusto ieri ha ammesso di esser risultato positivo al Coronavirus, e di Luc Mbah a Moute. Sul perché del ritardo di The Beard si sono inseguite illazioni di vario genere negli ultimi giorni, ma la franchigia texana non ha voluto chiarire la situazione.
Come sottolinea Tim MacMahon, di ESPN, Harden dovrà sottoporsi ad un periodo di quarantena nella sua stanza d’albergo, come già fatto da giocatori e staff presenti nella ‘Bolla’ da giorni. Solo in seguito potrà prender parte agli allenamenti con i Rockets. Tornando a Westbrook, si pensa che Houston speri che l’ex Thunder possa arrivare in Florida entro la fine di questa settimana; una fonte interna della squadra, riportata da ESPN, però, ha rivelato che non c’è una data precisa per l’arrivo del giocatore.