John Wall critico sulle votazioni dell'All Star Game
Nella sezione “Guards” della classifica delle votazioni per l’All Star Game in programma a Toronto il prossimo febbraio troviamo la seguente griglia: Wade con 300.595, Irving con 138.191, Lowry con 128.131, Butler con 111.220, Wall con 103.094, Rose con 72.709, DeRozan con 69.042, Lin con 61.832, Thomas con 45.014, Batum con 20.596. Ci sarebbe da sentenziare su tante cose, dai metodi di votazione ai criteri di selezione dei ruoli, ma questo lo lasciamo a chi è sempre critico contro un sistema (quasi perfetto). Chi reputa, scherzandoci anche su, che questi numeri siano assurdi è il playmaker dei Washington Wizards John Wall. Spiccare nella categoria delle guardie della Eastern Conference, visto il livello, non è affatto semplice. La concorrenza è fortissima e non ci sarà mai nulla di definitivamente oggettivo in queste scelte. Ciò che lascia basito Wall è la posizione migliore in classifica di giocatori che di sicuro non vantano le sue stesse cifre in stagione: è al secondo posto nella Lega per assist a gara con 9.7 ed è sesto per palle rubate a partita (2.1). A tutto ciò vanno aggiunti i 19.5 punti di media, i 4 rimbalzi che cattura ogni sera e soprattutto le 15 doppie doppie messe a segno in questa prima di stagione. Chi Wall prende di mira, senza attaccare né la persona né il giocatore, è Irving che con sole 3 partite giocate stacca Wall con quasi 30.000 voti in più.
“E’ uno scherzo”, ha detto ai microfoni della CSN Mid-Atlantic. “Ho giocato una m**** il primo mese e mezzo, ma avevo comunque 16 e 8 di media. Queti non sono certo numeri negativi. Credo sia un record. Senza offesa per Kyrie, ma ha giocato solo 3 partite. Se era in buona salute probabilmente sarebbe stato in quella posizione perché conosciamo tutti le sue doti. E’ lì sicuramente perchè ha tanto talento“. Dopo il caso Lillard dello scorso anno, ecco il caso Wall, in scala ridotta.