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James e Harden trascinatori nelle vittorie di Cavs e Rockets. Bene Okc, Blazers senza problemi contro Phila

CLEVELAND CAVALIERS @ ORLANDO MAGIC 98-89 – Pur privi di Irving, causa problemi al ginocchio, i Cavaliers ottengono all’Amway center di Orlando la vittoria stagionale numero 18. Con LeBron al solito plenipotenziario delle operazioni, all’inizio il protagonista degli ospiti è Kevin Love i cui 13 punti (sui 22 totali) nel solo primo quarto tornano buoni per contenere il buon inizio dei Magic, fino al 49-53 di metà gara. I padroni di casa, grazie ad un Oladipo in buona forma (13 punti e 8 assist) cominciano bene anche al rientro dall’intervallo lungo, prima che James, a cavallo tra terzo e quarto periodo, costruisca il margine utile a portare a casa la W: 29 punti e 8 assist per il prescelto, il cui lay-up (con tanto di fallo subìto) del 94-89 a 40 secondi dalla fine sancisce la vittoria dei suoi. Finisce 98-89 per i Cleveland Cavaliers.

Cleveland Cavaliers: Love 22, James 29, Thompson (13 rimb.) e Miller 9, Dellavedova 8, Waiters 17, Marion 4;

Orlando Magic: Harris 16, Vucevic 12, Oladipo 13, Payton 6, Fournier 15, Frye 9, Dedmon 8, Gordon 10

21 punti e 8 rimbalzi in mezz'ora di gioco per Smith, all'esordio in maglia Rockets (foto da: bleacherreport.com)
21 punti e 8 rimbalzi in mezz’ora di gioco per Smith, all’esordio in maglia Rockets (foto da: bleacherreport.com)

HOUSTON ROCKETS @ MEMPHIS GRIZZLIES 117-111 – Occorre il supplementare agli Houston Rockets di uno strepitoso James Harden (32 punti, 10 assist e 8 rimbalzi) e dell’esordiente Josh Smith (21 punti e 8 rimbalzi in poco più di 31 minuti di gioco) per avere ragione dei soliti, combattivi, Memphis Grizillies. Al FedEx Forum l’inizio è, come da pronostico, molto equilibrato con Harden-Smith da una parte e Marc Gasol dall’altra (11 dei 29 punti totali nel primo quarto) grandi protagonisti. Un equilibrio che perdura anche nel secondo periodo, dove la panchina dei padroni di casa riesce a tenere a bada le iniziative avversarie fino al 50-57 dell’intervallo lungo. Nel terzo periodo Marc Gasol, con 13 punti, consente ai suoi di restare in partita nonostante il 29-24 piazzato dagli ospiti e griffato, naturalmente, dal “Barba”. La partita è bellissima, le squadre se le danno di santa ragione come in un match di pugilato: alle triple di Brewer e Terry risponde quella di Carter, per il 100-101 a 1:33 dalla sirena finale, all’interno di un parziale di 13-2. “Vincredible”, però, non ha finito e, con una nuova bomba da distanza siderale, riporta nuovamente avanti i Grizzlies (102-104) dopo l’iniziativa nel pitturato di Smith. Con 28 secondi da giocare ci si affida a Harden che si butta dentro e impatta a quota 104. Memphis ha, tuttavia, ancora un’occasione per vincerla con Marc Gasol che spara sul secondo ferro il jumper dal centro dell’area. Si va all’overtime dove i Rockets, sfruttando la maggiore freschezza atletica dei ricambi riesce a piazzare il 13-7 che vale la W numero 21 in stagione: 117-111 il finale da Memphis.

Houston Rockets: Ariza 15 (10 rimb.), Motiejunas 4, Howard 6 (11 rimb.), Harden 32 (10 ass.), Beverley 12, Smith 21, Dorsey 2, Shved 3, Brewer 13, Terry 9;

Memphis Grizzlies: Allen e Carter 10, Leuer, Lee e Koufos 4, Gasol 29, Conley 11, Prince 8, Udrih 17, Pondexter 14

CHARLOTTE HORNETS @ OKLAHOMA CITY THUNDER 75-98 – Nessun problema per i Thunder nel turno casalingo contro gli Hornets che, complice l’infelice serata offensiva (appena due uomini in doppia cifra ed i vari Jefferson, Walker e Henderson al minimo sindacale), non riescono mai a entrare veramente in partita contro Wesbrook & co. Che non ci sia storia lo si capisce fin dall’inizio quando la guardia da Long Beach (13 punti nel quarto d’apertura) guida i suoi al 24-33 che incanala la gara sui binari prediletti dai padroni di casa. Copione che non cambia nel secondo parziale (16-26) con il 40-59 all’intervallo lungo che costituisce ben più di una sentenza. westbrook prosegue il suo show personale anche al rientro dagli spogliatoi (29 punti in 26 minuti di impiego) con terzo e quarto quarto di puro “garbage time”. A Oklahoma City finisce 75-98.

Charlotte Hornets: Kidd-Gilchrist e Zeller 9, Jefferson 4, Henderson e Vonleh 2, Walker e Neal 6, Williams 11, Hairston 5, Roberts 17, Taylor 3, Maxiell 1;

Oklahoma City Thunder: Jones, Lamb e Collison 6, Ibaka 13 (14 rimb.), Adams e Perkins 5, Roberson 4, Westbrook 29, Morrow 11, Jackson 9, Smith e Thomas 2

Uno dei 17 rimbalzi della partita di Freeland (foto da: www.pamplinmedia.com)
Uno dei 17 rimbalzi della partita di Freeland (foto da: www.pamplinmedia.com)

PHILADELPHIA 76ERS @ PORTLAND TRAIL BLAZERS 93-114 – Partita senza storia al Moda Center di Portland dove i Blazers non hanno problemi ad imporsi sui 76ers. Pur privi di Aldridge i padroni di casa non hanno problemi a dominare un primo tempo da 51-61 di parziale, con Matthews, Lillard e Batum nella parte dei leoni. L’ago della bilancia non si sposta nemmeno dopo l’intervallo, soprattutto perché Matthews prosegue nel suo personale show dall’arco (7/14 dalla lunga distanza). Il solo e solito Carter-Williams (17 punti) non può bastare agli ospiti che escono dalla partita con 12 minuti d’anticipo. Finisce 93-114.

Philadelphia 76ers: Mbah a Moute e Sampson 9, Covington, Sims e Noel 8, Michael Carter-Williams 17, McDaniels 12, Wroten 22;

Portland Trail Blazers: Batum 14, Robinson 7, Freeland 6 (17 rimb.), Matthews 25, Lillard 28, Leonard, Blake e Crabbe 3, Wright e McCallum 8, Claver 5, Barton 4

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone