ITALIANS - Gallo in grande spolvero. Belinelli c'è, mentre continuano le difficoltà del Mago
Torna la rubrica “Italians”, con la quale andremo ad analizzare, con cadenza settimanale, le prestazioni dei nostri tre alfieri impegnati nella Lega più bella del mondo.
Il migliore dei nostri, senza ombra di dubbio, continua ad essere Danilo Gallinari. La stella dei Nuggets, dopo un grande Europeo, era atteso ad un’ulteriore crescita in NBA, che lo portasse al livello dei più forti non americani. E, diciamocela tutta, il Gallo nazionale non sta tradendo le attese, anche se acquisire un pizzico di continuità in più farebbe davvero comodo. Questo perché, nell’ultima settimana, il nativo di Sant’Angelo Lodigiano si è prodotto in montagne russe degne di un luna park. In cinque partite giocate negli ultimi 7 giorni, Gallinari ha prima castigato Bucks (25 punti) e Rockets (27 punti con un super 77.8% dal campo); poi un passaggio a vuoto con i Suns (8 punti con il 16% dal campo); quindi la sua miglior prestazione stagionale, con la tripla doppia sfiorata con i Pelicans (32 punti, 8 reb e 8 ast). Infine, stanotte, una nuova frenata al cospetto degli Spurs (9 punti con il 22% dal campo, e 8 reb). Ripetiamo, una maggior continuità gioverebbe al Gallo, ma anche a Denver, al momento con un record pari al 50% (6-6), grazie al quale i Playoff potrebbero essere meno irraggiungibili.
Continua, per quanto riguarda Marco Belinelli, il processo di ambientamento in uno spogliatoio sui generis com’è quello di Sacramento, che ci ha abituato a continue frizioni tra il coaching staff e i giocatori. L’ex Spurs, impegnato in 4 occasioni nell’ultima settimana, sta vivendo un momento relativamente positivo in quanto a minuti di impiego (27.7), dando il suo contributo nelle tre vittorie consecutive dei Kings contro Pistons, Nets e Raptors (rispettivamente 9, 14 e 7 punti a referto). Nella notte, invece, gli Hawks hanno interrotto questo momento positivo, con il Beli autore di 9 punti. Ciò che ancora non convince sono le percentuali di Marco (35.6% dal campo e 35.2% da tre). Ma confidiamo che, con l’aumentare della confidenza con l’ambiente californiano, migliorino anche le sue prestazioni.
Chiusura dedicata ad Andrea Bargnani, il cui passaggio ai Nets non sta pagando i dividendi sperati. Il giocatore romano continua a lottare tra lo scarso minutaggio e il suo altrettanto scarso rendimento in campo. D’altronde, i numeri, per quanto freddi, spesso spiegano meglio di mille parole: restando alle ultime quattro partite dei Nets (1-3 il record), Bargnani ha avuto una media punti di 4.2 (34.7% dal campo e 33.3% da dietro l’arco, ma con appena tre tentativi) e 1 rimbalzo, il tutto in 9.5 minuti di partita. Dopo il buon finale di stagione scorsa con i Knicks e il buon Europeo, ci si aspettava di più. Vero, non è passato neanche un mese di regular season, ma c’è bisogno di una netta inversione di tendenza per evitare che quest’annata, con tutta probabilità, si trasformi nell’ultimo valzer del Mago in NBA.