Irving massacra Portland e Atlanta non si ferma più. Vittorie anche per Rockets e 76ers.
Portland Trail Blazers – Cleveland Cavaliers 94-99
Grande prestazione di Kyrie Irving, che guida i suoi Cavaliers, orfani di James, ad un’insperata vittoria contro i Blazers. E’ proprio il play a mettere le cose in chiaro e dopo aver sbagliato i primi 7 tiri, ecco che prima attacca in penetrazione e poi scarica tre triple dal perimetro, dominando la prima metà di gara. Il terzo quarto segna la rinascita di Portland, che trova nel recuperato Aldridge un arma in più, soprattutto dalla media-lunga distanza. Tuttavia il periodo si chiude ancora con i Cavs in vantaggio e con il solito Irving, che allo scadere infila altre due triple e fissa il punteggio sul 72-79. Nell’ultimo quarto accade l’incredibile, con Aldridge che continua il suo dominio offensivo e riesce addirittura a portare in vantaggio di 3 i suoi, senza tener conto però di Kyrie, che prima pareggia con una tripla e poi, con tutta tranquillità, vince il match con un altro missile dal perimetro a 6″ dalla fine.
Portland Trail Blazers: Batum 7, Aldridge 38 (11 rimbalzi), Kaman 7 (13 rimbalzi), Matthews 11, Lillard 14, Leonard 9, Blake 2, Barton 4, Robinson 2.
Cleveland Cavaliers: Marion 0, Love 10 (12 rimbalzi), Mozgov 12, Smith 11, Irving 55, Shumpert 4, Thompson 4, Miller 3.
Detroit Pistons – Philadelphia 76ers 69-89
I Pistons continuano a soffrire dell’assenza prolungata di Jennings, con la brutta sconfitta a Philadelphia che probabilmente spezza i sogni di una post-season, a meno di una reazione immediata da parte della franchigia. Inizio shock per gli ospiti, che prima subiscono la tripla di Covington e poi perdono palla, favorendo contropiede e schiacciata di McDaniels (4-24). I lunghi di Detroit provano ad invertire la tendenza nel secondo quarto, ma grazie anche alle giocate di Carter-Williams, il vantaggio resta di 11 punti all’intervallo. Ancora Monroe, coadiuvato da Jerebko ad alimentare un’ultima rimonta marcata Pistons, ma ancora MCW, prima con una tripla e poi con un geniale assist per Grant, argina il tutto. L’ultimo quarto diventa così una formalità, lasciando intravedere solo l’ennesima eccellente prestazione difensiva di Noel, che prima stoppa Monroe, poi ruba palla e serve l’alley-oop per l’appoggio di Carter-Williams.
Detroit Pistons: Singler 0, Monroe 20 (11 rimbalzi), Drummond 6, Caldwell-Pope 4, Augustin 2, Butler 2, Meeks 19, Dinwiddie 6, Jerebko 10.
Piladelphia 76ers: Covington 19, Mbah a Moute 12, Noel 5, Sampson 12, Carter-Williams 14 (10 assist), McDaniels 10, Thompson 2, Sims 10, Gant 4.
Brooklyn Nets – Atlanta Hawks 102-113
Praticamente inarrestabili ad Est gli Hawks di quest’anno, che oltrepassano anche l’ostacolo Nets e si confermano ampiamente primi nella Conference. Ad iniziare meglio sono inaspettatamente gli ospiti, con il gioco sotto canestro di Plumlee e Johnson, a cui rispondono le triple di Schroder e Korver. Il secondo quarto è l’espressione delle possibilità offensive di Atlanta, che prima va a segno con la tripla di Korver, poi con la penetrazione di Teague e infine con la schiacciata di Horford (51-56). Il secondo tempo è solo un massacro per i Nets, che non riescono in nessun modo a fermare un Korver perennemente on fire dal perimetro e che stoppa anche Jack, prima di servire Scott per la poderosa schiacciata. L’ennesima penetrazione di Teague regala la vittoria ai suoi e conferma l’ottima statistica secondo la quale nella maggior parte delle partite il quintetto conclude il doppia cifra.
Brooklyn Nets: Johnson 26, Garnett 4, Plumlee 14, Anderson 15, Jack 14 (13 assist), Lopez 18, Bogdanovic 6, Jefferson 5.
Atlanta Hawks: Carrol 12, Millsap 28 (15 rimbalzi), Horford 20 (10 rimbalzi), Korver 17, Teague 13 (11 assist), Antic 2, Schroder 13, Sefalosha 2, Scott 6.
Dallas Mavericks – Houston Rockets 94-99
Vittoria a sorpresa dei Rockets nel derby texano, soprattutto se considerata l’ennesima assenza stagionale di Dwight Howard. Inizio sprint per Houston e Harden, che segna senza fermarsi per tutto il campo, a cui risponde il tiro dalla media distanza di Ellis. Nel secondo quarto è ancora Ellis ad intervallare le due triple degli improbabili Jones e Smith, con il primo che torna dopo vari problemi che l’hanno tenuto fuori tutta la stagione. Nella seconda metà alla tripla di Nowitzki continua a rispondere l’egregio attacco dal perimetro dei Rockets, che trovano in Ariza e Smith delle armi micidiali in vista degli ultimi minuti. Ultimi minuti che sono fatali a Dallas, che non riescono ad approfittare di un grave errore di Harden: prima sbaglia il tiro in fade-away e poi commette un brutto fallo su Chandler venendo punito col flagrant 1. Il centro però sbaglia entrambi i tiri liberi e nel successivo possesso i Mavs perdono palla dopo che la palla carambola sulle dita di Ellis. Houston si porta così a +5 con i liberi di Harden e chiude la partita, conscia di essersi salvata grazie agli errori degli avversari.
Dallas Mavericks: Parsons 21, Nowitzki 14, Chandler 8 (15 rimbalzi), Ellis 33, Rondo 0, Aminu 10, Powell 4, Barea 4.
Houston Rockets: Ariza 13, Motiejunas 16, Dorsey 0, Harden 17, Beverley 6, Smith 18, Brewer 14, Jones 10, Terry 5.