Infermeria piena in casa Wizards: probabile stop anche per John Wall
Non sono bastati i 28 punti con 12/22 dal campo, i 10 assist, i 4 rimbalzi, le 5 palle recuperate in 40 minuti di John Wall per evitare la sconfitta. La prestazione di Wesley Matthews ha costretto i Wizards a piegarsi tra le mura amiche e, come se non bastasse, arriva anche la beffa per la squadra della capitale: nel finale di gara, a 1.14 dalla fine, Wall ha dovuto lasciare la partita e raggiungere prima del tempo gli spogliatoi per via di un fitto dolore al ginocchio destro. Al momento vengono scongiurati danni strutturali ma le sue condizioni preoccupano e non poco coach Wittman. Stanotte i Wizards voleranno in Florida, per giocare in casa della prima in classifica della EC, ovvero sia i Miami Heat. La presenza del #2 di Washington è ancora dubbia. La botta tra il ginocchio di Wall e quello di Jeremy Evans (Dallas Mavericks) sembra più dolorosa del previsto e il fatto che non sia uscito dal parquet con le sue gambe può avere sia valenza precauzionale – non volendo poggiare il peso su un’articolazione dolorante – sia un indizio sulle sue condizioni che, come sembra, non sono ottimali.
Arrivano pronte le dichiarazioni post gara dello stesso John Wall: “Ho cercato di fare un passo ma non avevo forza nella gamba e ho deciso di non rischiare“. La preoccupazione è doppia non per la contusione in sé ma per le condizioni in cui già versava il ginocchio della stella dei Wizards. Già prima di questo infortunio, Wall veniva sottoposto quotidianamente a terapie per rinforzare una parte del corpo mai del tutto in salute. La radiografia eseguita subito dopo la partita ha, quindi, scongiurato danni più gravi e, a differenza del momento caldo dopo l’impatto con Evans, Wall è uscito dal Verizon Center claudicante ma sulle sue gambe. Attualmente è in viaggio verso Miami e una volta atterrati in Florida verrà rivalutato dallo staff medico che deciderà se rischiarlo o meno. Incredibile modo per concludere la tua miglior gara stagionale.
“Siamo fiduciosi e dobbiamo pensare positivo“, spiega Bradley Beal. “E’ sempre brutto vedere un ragazzo a terra e dispiace il doppio quando si tratta di John. Ma sappiamo tutti che può capitare, ora dobbiamo essere solo fiduciosi e spero che lui sia intelligente da sapersi gestire nel migliore dei modi. Se non ci sarà, ci sarà sicuramente un giocatore che metterà la stessa intensità“. Si riempie ancor di più l’infermeria in casa Wizards: ora sono esattamente 10 i giocatori a disposizione di coach Wittman. Nene ancora alle prese con i problemi al polpaccio, Alan Anderson con una caviglia malconcia, Gortat che per motivi familiari ha dovuto lasciare per qualche giorno la squadra, tenendo presente che mancano due lunghi come Humphries e Gooden. Insomma, un roster ridotto veramente ai minimi termini.