Indiana vittoria al supplementare in chiave playoff, Houston cade ancora, derby tra derelitti Knicks-Lakers
Bucks@Pacers
I Milwaukee Bucks, nonostante la vittoria di ieri notte contro gli Orlando Magic, stanno attraversando un periodo opaco dopo l’All Star Game (4 vinte – 7 perse) ed andare a giocare alla Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis contro i Pacers, squadra del momento nella lega con 6 vittorie consecutive e un record di 14-4 dal 25 Gennaio, non aiuta. Nonostante queste premesse il primo quarto è territorio di Milwaukee, che piazza un parziale di 31-19 nei primi 12’ di gioco con 9 punti di Michael Carter-Williams e 7 di Khris Middleton. Nel secondo quarto, però, non si fa aspettare la reazione Pacers che chiuderà il quarto con un parziale di 32-22 anche grazie all’aiuto della panchina e che permetterà alla squadra di coach Vogel di arrivare all’intervallo lungo sotto solo di 2 lunghezze : 53-51.
Il terzo quarto continuerà sullo stesso spartito con un altro parziale, sta volta di 31-21, che porta Indiana sul +8 (82-74). Nell’ultimo periodo però la musica cambia ancora e i Bucks si riavvicinano a Indiana con un grande inizio quarto di Antetokounmpo, con problemi di falli nel primo tempo, che chiuderà la gara con 12 punti, e che impattano a quota 96 grazie ad un Ilyasova da 19 punti e 10 rimbalzi che però sbaglierà il tiro libero che avrebbe dato il +1 ai suoi a 43’’ dal termine. In attacco Indiana sbaglia il tiro con George Hill e dunque Middleton ha per i Bucks il possesso del match point, il numero 22 di Milwaukee però sbaglia il tiro dalla media e dunque non sono bastati 48’, si va al supplementare.
Nell’overtime la tripla di CJ Miles e i canestri dalla media di Scola, West e Stuckey tagliano le gambe ai ragazzi di coach Kidd che in attacco arrancano complice uno scarso apporto dalla panchina (a causa delle assenza di OJ Mayo e Bayless) e non riusciranno più a rientrare in partita.
Indiana è in piena corsa Playoff, ora è addirittura a 3 partite e mezzo dagli stessi Bucks, sesti ad Est, aspettando il rientro a breve di Roy Hibbert e forse addirittura anche quello di Paul George. Per Milwaukee non sono sufficienti i 28 di MCW e i 18 di Middleton; con i 25 di Stuckey e i 17 di Hill e Scola vince Indiana all’overtime 109-103.
Rockets@Jazz
I Rockets in back to back e reduci dalla sconfitta 100-105 sul campo di Portland, si recano in quel di Salt Lake City per affrontare i Utah Jazz, altra squadra del momento con un record di 11-3 dal 7 Febbraio e reduci 3 vittorie consecutive.
Utah indirizza la partita già nel primo tempo chiudendo sul +10, sul 53-43. Nel terzo i Jazz la mettono definitivamente in ghiaccio grazie al lavoro di Gordon Hayward, che ne metterà 12 dei suoi 29 finali nel solo terzo quarto, che alla sirena dirà +17 Utah sul 82-65. Il quarto quarto sarà poi sostanziale garbage time.
Per Houston 15 di Harden e bene dalla panchina anche Corey Brewer con 25 ma arriva una sconfitta pesante nella corsa al miglior piazzamento possibile nella Western Conference; nei Jazz oltre ai 29 di Hayward anche i 20 di Rodney Hood e doppia doppia da 19 punti e 22 rimbalzi (di cui 12 offensivi) per il francese Rudy Gobert.
Vince Utah 109-91.
Knicks@Lakers
New York Knicks e Los Angeles Lakers, i due Titanic (dopo lo scontro con l’iceberg) delle due rispettive conference si affrontano allo Staples Center che ritrova due eroi del passato come Derek Fisher da “head coach” e Phil Jackson da GM e presidente dei Knicks.
Il primo quarto si chiude 28-25 Lakers, ma sarà nel secondo che New York piazzerà la run che si rivelerà decisiva, guidati da Tim Hardaway Jr. che ne metterà 12 dei suoi 22 finali entrando dalla panchina in solo questo quarto.
All’intervallo lungo è 60-54 Knicks, ma i Lakers non torneranno mai nella gara a solo un possesso di svantaggio, nonostante la doppia doppia da 19 punti e 10 rimbalzi di Jordan Hill e i 14 di Jeremy Lin. Per New York, oltre ad Hardaway Jr. bene ancora Bargnani con 16 punti d doppia doppia da 14 punti, 11 rimbalzi con anche 6 assist per Alexey Shved.
Vincono i Knicks 101-94.