Indiana passa agevolmente, Smith e Augustin trascinano Detroit, Dallas cade in Louisiana
INDIANA PACERS @ CHARLOTTE HORNETS 88-79
Alla Time Cable Arena, Lance Stephenson ritrova i suoi vecchi Pacers. Sono varie le assenze su entrambi i fronti, con le squadre che comunque riescono a regalare uno spettacolo apprezzabile. In particolare il veterano Luis Scola: l’argentino sale in cattedra nella prima frazione di gioco, insieme a Miles, creando non pochi grattacapi alla difesa avversaria. La risposta dall’altro lato è affidata a Kidd-Gilchrist, che nel secondo quarto passa perfettamente a sinistra del blocco, batte il recupero di Scola e l’aiuto di Hibbert per due punti tutt’altro che facili. E’ nel primo tempo che Indiana costruisce il vantaggio che poi amministrerà per il resto della partita, con le squadre che vanno a riposo sul 54-35 per gli ospiti. Il terzo periodo si chiude anche col buzzer beater di Copeland che dalla media trova un tiro che si arrampica sul ferro e finisce dentro. Nell’ultimo periodo Pargo ed Hairston riescono solo a ridurre lo svantaggio a meno della doppia cifra.
INDIANA PACERS: Hill 8, Scola 15 (12 reb), Hibbert 10, Miles 23, Sloan 11, Copeland 11, Mahinmi 3, Thomas, Rudez 3, Allen 4. CHARLOTTE HORNETS: Kidd-Gilchrist 13, Williams 2, Jefferson 15, Neal 6, Roberts 19, Zeller 4, Hairston 11, Biyombo, Pargo 4, Cobbs 2, Maxiell 3.
PHILADELPHIA 76ERS @ DETROIT PISTONS 103-109 Un uomo solo al commando, e risponde al nome di Josh Smith. Coadiuvato in modo eccellente da DJ Augustin, che nel primo tempo comincia la sua personale sfida col tiro da tre, mettendone in sequenza un paio. E’ nel primo periodo che Detroit fa registrare il primo allungo significativo: Drummond fa quello che vuole sotto canestro, mentre Josh Smith è un’arma letale, dalla distanza, come dal post o in penetrazione. E’ esemplare il pick&roll giocato nel secondo tempo che lo porta a schiacciare. Ad ogni modo, l’attacco di Detroit è parso più volte confusionario e molti tiri sono nati da situazioni fortuite: Van Gundy avrà ancora da lavorare. Ancora in panca il nostro Datome, non utilizzato dall’allenatore dei Pistons. Segnali positivi dai 76ers, che approfittano di una difesa non troppo accorta per trovare diverse soluzioni offensive.
PHILADELPHIA 76ERS: Thompson 14, Noel 8, Sims 17, Johnson 15, Wroten 11, Davies 4, Sampson 4, Gordon 4, Shved 14, Williams 10, Roberts 2.
DETROIT PISTONS: Martin 17, Smith 17 (10 reb), Drummond 10 (11 reb), Singler 19, Augustin 11 (11 ast), Butler 18, Dinwiddie 8, Anthony 4, Jerebko 5, Mitchell.
DALLAS MAVERICKS @ NEW ORLEANS PELICANS 85-88
A differenza di quanto possa suggerire il risultato, succede di tutto a Bossier City, Louisiana. Le squadre mantengono le marce basse per i primi tre periodi, col parziale di 55-59 a favore dei Pelicans. Da segnalare come il punteggio, dopo i primi otto minuti, segnasse 6-4 per New Orleans. Negli altri quattro, Evans ruba la scena e ne mette 11, con il quarto che si chiude con un più ortodosso parziale di 23-10. Nell’ultimo periodo parte meglio New Orleans che riesce a costruirsi un vantaggio di dieci punti grazie alla tripla di Fredette che permetterebbe loro di tener solamente sotto controllo gli avversari per i restanti 8’. Cosa che però i Pelicans non riescono a fare: Dallas riesce a ridurre lo svantaggio a un solo punto, quando il rookie non scelto Patrick Young rimette la distanza a tre punti con una schiacciata che decide la partita. Ledo tenta l’impresa con 2’’ appena da giocare, ma la tripla non entra.
DALLAS MAVERICKS: Aminu 6, Jefferson 1, Smith 14, Crowder 14, Mekel 17, Ledo 9, Lamb 6, James 6, Villanueva 13, Johnson 11.
NEW ORLEANS PELICANS: Davis 13, Evans 14, Asik 2, Gordon 12, Holiday, Babbitt, Anderson 12, Rivers 6, Salmons, Ajinca 4, Fredette 7, Miller, Smith 7.
Questa notte sarà l’ultima serata di pre-season, con 9 partite in programma. Poi, appuntamento per il 29 ottobre, quando torneremo per raccontarvi l’inizio della regular season!