Indiana Pacers @ Cleveland Cavaliers 97-101: Paul George tiene a galla i Pacers, ma i Cavs vincono con esperienza e lucidità
La NBA Sunday di questa settimana ci porta alla Quicken Loans Arena, dove i Cleveland Clavaliers , che hanno vinto 5 delle prime 6 partite della stagione, ospitano gli Indiana Pacers, reduci dall’importante vittoria in casa con i Miami Heat. Coach Blatt sceglie il solito quintetto, ormai costruito sulle note assenze di Iman Shumpert, JR Smith e Kyrie Irving, con Mo Williams, Jefferson, James, Love e Mozgov; Vogel dal canto suo deve fare a meno di Rodney Stuckey e risponde con George Hill, Ellis, George, Jordan Hill e Mahinmi. Primo quarto che si apre con una serie di errori al tiro da entrambe le parti, Cleveland come al solito va da Mozgov per coinvolgerlo dall’inizio nel gioco e Timo risponde subito presente con un fallo e canestro su assist di Kevin Love; Indiana si affida alla difesa e al solito Paul George in attacco, mentre dall’altra parte l’altra stella Lebron James gioca con le marce basse e preferisce lasciare compagni le realizzazioni: allora ci pensa Dellavedova che alza la palla e Tristan Thompson conclude l’alley-hoop, con il quale i Cavs chiudono il primo quarto in vantaggio 24-22. Il secondo quarto si apre ancora nel segno di Timofey Mozgov per Cleveland, che piazza subito 5 punti e si rende pericoloso anche dalla linea dei 7 metri e 25; per i Pacers si fanno vedere Miles Turner, che dimostra una mano molto educata al tiro con due long-two, e Monta Ellis che mette insieme 9 punti a forza di continue penetrazioni al ferro; Paul George continua a macinare punti e ad essere l’unico punto di riferimento offensivo costante per la squadra con 15 punti, ma Lebron sale di livello e realizza 14 punti nel solo secondo quarto e i Cavaliers sono ancora in vantaggio 47 a 42 a metà partita, complice la fatica di Indiana nel trovare canestri facili. Nella ripresa i Pacers tornano in campo con una faccia diversa e recuperano immediatamente i 5 punti di svantaggio, ma i Cavs dimostrano di non essere arrivati in finale l’anno scorso per caso: alzano la difesa e volano in contropiede; Indiana finalmente trova punti dove prima non ne aveva trovati, George Hill e Jordan Hill con rispettivamente 6 e 8 punti, ma la sensazione è che i due principali cannonieri, George ed Ellis, non si trovino l’uno con l’altro e tendano ad alternarsi nella conduzione dell’attacco; si va all’ultimo mini-break sul 73-74 con lo stesso iter che ha caratterizzato la partita: Paul George o Monta Ellis vs Cleveland Cavaliers. Nel quarto quarto sale in cattedra Mo Williams che va in doppia cifra e serve l’assist per la tripla del +7 di Kevin Love; i Pacers sembrano in difficoltà, e i Cavaliers ne approfittano e piazzano un parziale di 10 a 3; Paul George e Indiana non ne vogliono sapere di mollare e ritornano in partita sul -1 con due grandi possessi difensivi; il rientro dei Pacers coglie impreparati i Cavs che credevano di aver già chiuso la partita, ma Lebron da vero leader trasmette tranquillità ai compagni e usa l’esperienza subendo una serie di falli che lo mandano in lunetta; sembrerebbe finita con un canestro da sotto di Kevin Love, ma Paul George non è della stessa idea e segna la tripla del -2 a 18 secondi dalla fine; rimessa di Mo Williams in cui i Cavs dimostrano tutto il loro talento superando con lucidità il pressing di Indiana e trovando due punti che danno loro due possessi di vantaggio; i Pacers alzano bandiera bianca: finisce 101-97, 29 punti per Lebron James da una parte, 32 punti e 11 rimbalzi per uno splendido Paul George dall’altra.
INDIANA PACERS (3-4): George 32 + 11 RT, J.Hill 7 + 11RT, Mahinmi 6, Ellis 25, G.Hill 14, Allen, Turner 6, Budinger 5, Robinson 2.
CLEVELAND CAVALIERS (6-1): James 29, Love 22 + 19RT, Mozgov 9, Jefferson 5, Williams 10, Dellavedova 5, Thompson 16, Jones, Cunningham 5.