Il rapporto qualità/prezzo: i migliori e i peggiori centri
Quei famosi 24 miliardi di dollari, distribuiti in 9 anni, che l’NBA percepirà dalle reti televisive hanno fatto saltare in banco. L’innalzamento del tetto salariale previsto per la stagione 2016/2017 ha portato alla formazione di contratti che stridono parecchio, se si considera il rapporto qualità/prezzo. Pertanto, andiamo ad analizzare ruolo per ruolo il migliore e il peggior contratto che risulta dopo questa free agency. La nostra inchiesta giunge al termine, analizzando i centri più o meno convenienti.
IL MIGLIORE: Tim Duncan
Quasi 40 anni, quasi 6 milioni di stipendio, ma quasi una doppia doppia di media, fatta da 13.9 punti a partita e 9.1 rimbalzi. Cifre che però nei Playoffs diventano spaventose: 17.3 punti e 11.4 rimbalzi. Di che altro vogliamo parlare ancora? Meno male che il suo ritiro è stato rinviato ancora e Popovich può continuare a centellinarlo durante la stagione facendogli dare il massimo ai Playoffs.
Menzione di merito: Hassan Whiteside
La rivelazione dell’anno a mani basse e a costo basso: nemmeno 1 milione di dollari per il centro dei Miami Heat, eppure 11.8 punti a partita e poco più di 10 rimbalzi si aggiungo alle quasi 3 stoppate. Un fattore in attacco e in difesa, giocatore maturo (26 anni) che veramente potrebbe essere l’ago della bilancia per gli Heat di quest’anno.
IL PEGGIORE: Nikola Pekovic
Non è mai riuscito a totalizzare 70 presenze in una stagione. Ha ancora tre anni di contratto a 35,8 milioni, ma di punti ne fa 12.5 a partita. Fatturato a rimbalzo poco entusiasmante (7.5 RPG) e poco impatto difensivo. Ottimo marcatore, ma solo all’interno del pitturato. Insomma, un buon giocatore ma non entusiasmante, sempre martoriato da infortuni.
Menzione di demerito: Tyson Chandler
Grandissimo potenziale, quello di Tyson. Grandissimo protagonista dei Mavericks dell’anello del 2011, ma adesso non è più quel centro intimidatorio, specialmente in difesa, dove ormai non è più così muscolare come un tempo. In attacco, le cifre sono modeste, con 10 punti di media, accompagnati da 11 rimbalzi. Tutto sostanzialmente buono, se non fosse che ha uno stipendio da 13 milioni all’anno.