Il futuro di Tim Duncan
L’ultima volta degli Spurs senza Tim Duncan? Era esattamente il novembre del 1996, Bill Clinton correva alle presidenziali per la sua rielezione. Per il potere delle coincidenze stavolta è la moglie Hillary ad essere in corsa per la Casa Bianca, segna comunque la chiusura di un’epoca.
I tanti tifosi che vorrebbero continuare ad averlo con un ruolo potrebbero venire accontentati. Stando a quanto ha scoperto il giornalista Buck Harvey, del San Antonio Express-News, proprio la società continuerà a corrispondergli nel prossimo triennio circa un milione e 880mila dollari di contratto. Ecco quindi l’idea di utilizzare la sua esperienza:
«Sono in molti a credere che Tim possa decidere di buttarsi in questa nuova avventura a tempo pieno. Ma non tanto per quanto riguardi l’allenamento quanto più che altro per cercare di identificare nuovi talenti. Del resto non è un mistero, ma lui è sempre rimasto affascinato del modo in cui Pop e Buford riuscissero a riconoscere la bravura dei singoli giocatori. Sembra che tutte le volte che sia stato in disaccordo con le loro decisioni lo abbia fatto più per smentirli che per convinzione».
Se tutto dovesse essere confermato, ecco il primo scoop dell’anno. Una notizia del genere ha infatti una portata esplosiva. Ma come l’ha presa Popovich, quando commentò il suo addio con «è insostituibile»? Ovviamente con una delle sue solite battute – «oramai è andato, me ne sono fatto una ragione» – anche se per altre fonti non ha nascosto la sua emozione andando sul sentimentale:
«Stessa cultura stessa filosofia. Conosco solo ciò che conosco […] siamo sempre coscienti di aver perso uno dei cestisti più forti di sempre».
Segno evidente che, in qualche modo, anche Gregg spera di averlo a fianco in questo ruolo inedito.