I Suns fermano la corsa dei Warriors, Raptors in scioltezza contro i 76ers
GOLDEN STATE WARRIORS @ PHOENIX SUNS 95-107 – Il “back to back” costa caro ai Golden State Warriors che allo Us Arways Center di Phoenix incassano la prima sconfitta stagionale ad opera dei Suns. Cade, così, anche l’ultima squadra della Nba che poteva vantare uno zero alla voce “partite perse”. Ci si aspetta una partita dai punteggi alti e le attese non vengono certo deluse, con un primo quarto da 30-28 di parziale illuminato dalle giocate di uno Steph Curry da 28 punti (e 10 assist) ma anche dalle 10 palle perse. Un fattore che farà la differenza. Il figlio di Dale è, comunque, uno dei migliori spettacoli che la Nba possa offrire: il suo show balistico prosegue anche nel secondo parziale, quando 2 delle 4 triple mandate a bersaglio portano i Warriors sul +11 (52-41). Un vantaggio che si mantiene sostanzialmente inalterato (58-4) anche dopo l’intervallo lungo quando, causa anche le tante palle perse dai figli della baia, i Suns riescono a rientrare in partita grazie alle giocate di Dragic (19 punti) e Bledsoe. Il 79-71 con cui si apre l’ultimo periodo è il preludio ai fuochi d’artificio. Tre triple consecutive di Gerald Green (19 punti, di cui 16 nel quarto quarto, con 7/14 dal campo) ribaltano completamente la situazione (88-95), con Isaiah Thomas (top scorer a quota 22) che sigilla la W con un paio di giocate delle sue. Storditi dal 16-36 di parziale i Warriors non hanno la forza di reagire: vincono i Suns 95-107.
Golden State Warriors: Barnes e Barbosa 12, D. Green 22, Bogut 4, Curry 28 (10 ass.), Iguodala 1, Livingston 6, Ezeli e Speights 4, Rush 2;
Phoenix Suns: Marcus Morris 17, Marfkieff Morris 8, M.Plumlee 6, Dragic e G. Green 19, Bledsoe 9, Tucker e Len 2, Tolliver 3
PHILADELPHIA 76ERS @ TORONTO RAPTORS 88-120 – Partita senza storia all’Air Canada Center di Toronto, dove i Raptors non hanno alcuna difficoltà nello sbarazzarsi dei malcapitati 76ers, privi della stella Michael Carter-Williams a causa di un problema alla spalla destra. Fin dal primo quarto si capisce subito in che direzione vada la W, soprattutto se c’è un DeRozan (24, con 8/12 al tiro) che firma 9 dei primi 15 punti dei suoi in un parziale da 20-33. L’unica risposta credibile di Phila risiede in un Toni Wroten da 18 punti: troppo poco per arginare la netta superiorità dei padroni di casa che emerge, in maniera ancor più netta nel secondo quarto. il 45-60 con cui si arriva all’intervallo lungo è ben più di una sentenza.Di fatto, gli ultimi 24 minuti di gioco sono un lungo e interminabile “garbage time” utile ai vari DeRozan (spettacoloso il canestro del 50-73), Ross, Lowry e Vasquez a rimpinguare il tabellino delle loro statistiche. Finisce con l’inevitabile vittoria Raptors per 120-88.
Philadelphia 76ers: Sampson 4, Mbah a Moute 8, Sims 12, Thompson 2, Wroten 18, McDaniels 11, Davies 3, Johnson 16, Shved 14;
Toronto Raptors: Ross 17, A. Johnson 5, Valanciunas 12, DeRozan 24, Lowry 14, Hansbrough 7, Patterson e Fields 2, Williams 16, Vasquez 13, J. Johnson 8